
Residenza Fiscale a Dubai per l'Imprenditore Italiano
30 settembre 2025
Dopo aver strutturato la propria società negli Emirati Arabi Uniti e aver compreso i vantaggi della Convenzione contro le Doppie Imposizioni (DTAA), l'imprenditore italiano deve affrontare il passaggio più delicato e cruciale: il corretto trasferimento della propria residenza fiscale personale. Una gestione superficiale di questo aspetto espone al rischio di contestazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate italiana, vanificando i benefici fiscali ottenuti.
La Trappola della Doppia Residenza: I Criteri Italiani
La normativa italiana è molto rigorosa e definisce la residenza fiscale secondo tre criteri alternativi, come stabilito dall'Articolo 2 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). Essere considerati fiscalmente residenti in Italia significa essere assoggettati a tassazione sui redditi prodotti ovunque nel mondo (principio del Worldwide Taxation).
Si è considerati fiscalmente residenti in Italia se, per la maggior parte del periodo d'imposta (almeno 183 giorni, o 184 negli anni bisestili), si verifica anche solo una delle seguenti condizioni:
- Iscrizione all'Anagrafe: Si è iscritti alle anagrafi della popolazione residente (anche se non si dimora effettivamente in Italia).
- Domicilio: Si ha in Italia il centro dei propri affari e interessi (personali ed economici).
- Dimora Abituale: Si soggiorna abitualmente in Italia (presenza fisica continuativa).
Per poter trasferire legalmente la residenza negli UAE, il primo passo e l'unico criterio "formale" è la cancellazione dall'Anagrafe del Comune italiano e l'iscrizione all'AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero). Tuttavia, da sola, l'iscrizione AIRE non è sufficiente.
Come Acquisire la Residenza Fiscale negli Emirati Arabi Uniti
L'ottenimento della residenza negli UAE è legato principalmente alla costituzione di una società o all'ottenimento di un visto di lavoro/investitore. I passaggi fondamentali per stabilire la residenza fisica e fiscale sono:
- Ottenimento del Visto di Residenza: Viene rilasciato a seguito dell'avvio di un'attività (Visto Investitore) o di un contratto di lavoro. Ha una validità di 2 o 3 anni, rinnovabile, e certifica la volontà di risiedere nel Paese.
- Rilascio dell'Emirates ID: È il documento d'identità ufficiale degli Emirati. È indispensabile per qualsiasi operazione amministrativa, dall'apertura di un conto bancario alla stipula di contratti.
- Affitto di una Proprietà: Disporre di un contratto di locazione di lunga durata (EJAARI) o di proprietà di un immobile dimostra la propria volontà di stabilire la dimora abituale negli Emirati.
- Certificato di Residenza Fiscale (TRC): Questo documento ufficiale, rilasciato dal Ministero delle Finanze degli UAE, attesta la residenza fiscale nel Paese e serve a invocare i benefici della DTAA con l'Italia. Il TRC viene rilasciato a condizione che l'individuo abbia risieduto negli UAE per almeno 183 giorni nell'anno fiscale.
La mera iscrizione all'AIRE non basta se non è accompagnata da una prova sostanziale e documentata che il centro degli interessi vitali non sia più in Italia.
La Prova Cruciale: Spostare il Centro degli Interessi Vitali
L'Agenzia delle Entrate concentra la sua attenzione sul concetto di "centro degli interessi vitali", che comprende gli interessi affettivi, familiari, sociali ed economici. Per evitare il rischio di esterovestizione personale, l'imprenditore deve essere in grado di dimostrare che il nucleo della sua vita si è effettivamente trasferito negli UAE.
La prova deve essere concreta e documentale. Tra gli elementi che contribuiscono a spostare il centro degli interessi vitali vi sono:
- Interessi Familiari: Trasferimento del coniuge e dei figli, iscrizione dei figli a scuole negli Emirati.
- Interessi Sociali: Iscrizione a circoli, palestre, club sportivi o associazioni locali; cancellazione da albi professionali italiani.
- Interessi Economici: Svolgimento effettivo e prevalente dell'attività lavorativa negli UAE; stipula di contratti di fornitura locali (utenze, assicurazioni, SIM telefoniche); disponibilità di un conto corrente bancario emiratino come conto principale.
- Presenza Fisica: Utilizzo di schede SIM telefoniche locali e prove di viaggio (timbri del passaporto) che attestino la permanenza negli UAE per oltre 183 giorni.
La Corte di Cassazione ha spesso ribadito che il trasferimento deve essere effettivo e duraturo, non solo formale o temporaneo. Ogni elemento di prova deve confluire verso l'UAE come luogo di vita principale.
Conclusione: La Consulenza Esperta è Fondamentale
Il corretto trasferimento della residenza fiscale è il pilastro su cui si fonda la legittimità della tua pianificazione fiscale. Un errore nel dimostrare l’effettivo spostamento del **centro degli interessi vitali** negli UAE rischia di rendere vani tutti i benefici, esponendo l'imprenditore a pesanti contenziosi con l’Agenzia delle Entrate italiana.
È altamente consigliabile affidarsi a un consulente esperto che conosca non solo la normativa emiratina (Emirates ID, TRC), ma soprattutto i criteri stringenti con cui la legislazione italiana definisce l'esterovestizione personale.
Lo Studio Tramontano, è uno Studio professionale multidisciplinare, certificato dalla Camera di Commercio Italiana a Dubai (organismo ufficialmente riconosciuto dallo Stato Italiano), e insignito del titolo “Italian Certified Advisor IICUAE”. Grazie alla collaborazione con professionisti italiani e locali, è in grado di fornirvi assoluta chiarezza e supporto completo, garantendo che il vostro trasferimento di residenza sia inattaccabile e i benefici fiscali siano pienamente realizzati.
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