Il tasso di inflazione della Germania è sceso all'1,9% su base annua ad agosto 2024 (in contrazione dal 2,3% di luglio), segnando il livello più esiguo dal marzo 2021. I dati flash dell'Ufficio federale di statistica pubblicati ieri aumentano così le aspettative di ulteriori tagli dei tassi da parte della BCE e, probabilmente, contengono definitivamente i timori inerenti al rincaro generalizzato dei prezzi all’interno della più grande economia europea. Di conseguenza, i rendimenti dell'euro e del Bund sono scesi, mentre l'indice DAX ha raggiunto massimi storici.
La lettura dell'inflazione di agosto per la Germania segna anche il più basso aumento annuale dell'indice dei prezzi al consumo da marzo 2021. Su base mensile, l'indice si è appunto contratto dello 0,1%, definendo il primo calo da novembre 2023.
L'inflazione della Germania è sotto le aspettative e i prezzi dell'energia scendono
Scomponendo i dati, i prezzi dell'energia si sono contratti del 5,1% su base annua, mentre l'inflazione dei beni di consumo è scesa dallo 0,9% allo 0%. Tuttavia, quella dei servizi è rimasta rigida al 3,9% per il quarto mese consecutivo. L'inflazione di fondo, che esclude voci volatili come energia e cibo, è diminuita dal 2,9% al 2,8% anno su anno, il suo livello più basso da febbraio 2022.
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo, utilizzato per valutare l'inflazione complessiva nell'eurozona, è sceso dal 2,6% anno su anno al 2% ad agosto, contraendosi anche al di sotto della previsione del 2,3%.
Ciò segna la crescita annuale dei prezzi più lenta per beni e servizi armonizzati in Germania da marzo 2021. Su base mensile, l'indice armonizzato si è ridotto dello 0,2%, rispecchiando un calo simile osservato a gennaio 2024.
Inoltre, giovedì mattina, anche la Spagna ha segnalato una diminuzione inaspettata dell'inflazione generale. L'aumento del paniere nazionale dei consumatori spagnoli è rallentato al 2,2% ad agosto 2024, il più basso da giugno 2023. Ciò rappresenta un calo rispetto al 2,8% di luglio e scende al di sotto delle aspettative di mercato del 2,4%. Anche l'inflazione CPI di base in Spagna è diminuita di un decimo di punto percentuale, attestandosi al 2,7% su base annua.
Il rapporto dell'Istituto nazionale di statistica spagnolo ha evidenziato in aggiunta il calo dei prezzi del carburante come fattore principale, con cibo e bevande analcoliche che hanno contribuito alla tendenza al ribasso.
Reazioni del mercato
L'euro è sceso dello 0,4% a poco meno di $ 1,11 rispetto al dollaro, estendendo le sue perdite mattutine dopo la pubblicazione dei dati sul PIL degli Stati Uniti.
La moneta unica aveva già iniziato a indebolirsi in previsione di un'inflazione tedesca inferiore alle attese, in seguito alla pubblicazione dei dati della Spagna e dei report di vari stati tedeschi.
Il rendimento del Bund decennale è sceso di 2 punti base al 2,25%, mentre il rendimento dello Schatz biennale è sceso di 5 punti base al 2,34%, riflettendo le crescenti aspettative del mercato di un ulteriore taglio dei tassi di interesse a settembre da parte della Banca centrale europea.
L'indice tedesco DAX ha mantenuto i suoi guadagni di sessione, in rialzo dello 0,7%, dopo aver raggiunto nuovi massimi storici all'inizio della giornata. Tra i migliori performer ci sono stati Bayer, Sartorius e Rheinmetall, che hanno guadagnato rispettivamente il 2,4%, il 2,2% e il 2,1%.
Altri indici europei hanno seguito lo slancio rialzista del DAX, in particolare il FTSE MIB che ha guadagnato un ottimo 0,92%. L'Euro Stoxx 50, un benchmark chiave per i mercati europei, è salito dello 0,8%.
Infine, sul versante statunitense, la crescita del 3% del PIL nel trimestre precedente, emersa dai dati pubblicati ieri e superiore alle attese del 2,8%, pare aver allontanato le paure di una recessione USA, rafforzando anzi le convinzioni di molti investitori circa un incremento solido dello sviluppo economico della prima potenza mondiale.
Disclaimer: Il presente articolo ha un puro scopo informativo e non costituisce raccomandazione di investimento. Tutti i diritti riservati.