Gli asset finanziari, tra cui valute, azioni, obbligazioni, materie prime e criptovalute sono destinati a reagire al ritiro del presidente in carica degli Stati Uniti Joe Biden dalla corsa presidenziale del 2024. Mentre Wall Street potrebbe sperimentare ulteriore volatilità, è probabile che vi siano conseguenze anche per i mercati europei.
Una settimana dopo il tentato assassinio di Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dunque deciso di ritirare la propria candidatura come leader democratico dalle elezioni politiche del prossimo novembre e di sostenere al contempo la vicepresidente Kamala Harris, candidata del proprio partito. Gli investitori sono diventati più cauti sulla risposta del mercato ai recenti eventi politici, insieme ai tagli dei tassi ampiamente attesi dalla Federal Reserve a settembre. Le incertezze stanno aumentando e potrebbero causare ulteriori azioni di avversione al rischio nei mercati.
La settimana sarà anche piena di utili aziendali critici statunitensi ed europei, con Tesla, Microsoft e LVMH che pubblicheranno i loro risultati del secondo trimestre. Mentre i mercati dei future indicano un'apertura più alta a Wall Street dovuta all'uscita di Biden, la volatilità potrebbe essere imminente. Il potenziale impatto sul mercato delle elezioni statunitensi è altamente imprevedibile, a seconda di come si svilupperanno i risultati dei sondaggi nei prossimi mesi. Le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 si terranno il 5 novembre.
L'euro sale
Il dollaro statunitense si è indebolito rispetto alla maggior parte delle altre valute principali nella sessione asiatica di oggi, il che ha sollevato l'euro, con il tasso di cambio della coppia che è rimbalzato a quasi 1,09 dopo un calo di due giorni.
La debolezza del dollaro statunitense è associata alle crescenti probabilità che Donald Trump possa vincere le elezioni. Ciò rispecchia la reazione del mercato all'ultima volta che Trump si è candidato alle elezioni presidenziali nel 2016, poiché gli investitori prevedevano che la Fed avrebbe abbassato il tasso di interesse, trainata alle incertezze politiche. Tuttavia, il dollaro statunitense si era poi rafforzato in modo significativo una volta eletto il leader repubblicano, poiché il mercato aveva risposto in anticipo rispetto all'evento effettivo.
In aggiunta, le criptovalute hanno sperimentato un forte slancio rialzista dopo il tentativo di assassinio dell'ex presidente Trump la scorsa settimana. L'incidente ha rafforzato le probabilità di vittoria del candidato storicamente favorevole alle criptovalute, che ha accettato una raccolta fondi privata in proprio con questa moneta. Il Bitcoin è aumentato di oltre il 18% a oltre $ 68.300 dal tentato omicidio, dopo essere balzato di circa il 5% in seguito all'annuncio di Biden di abbandonare la corsa presidenziale nella giornata di ieri.
I mercati azionari potrebbero aprire in rialzo
I future azionari indicano un'apertura in rialzo a Wall Street, così come nei mercati europei. Non ci sono chiare indicazioni su come le azioni potrebbero reagire agli eventi del fine settimana, poiché il rimbalzo del mercato potrebbe essere guidato anche dagli acquisti a “prezzi scontati” determinati dal brusco ribasso osservato in chiusura della scorsa settimana.
Comunque sia, la nomina di Harris potrebbe offrire qualche speranza in più ai democratici che possa raccogliere un maggiore sostegno contro Trump, il quale ha visto un aumento considerevole nei sondaggi dopo essersi salvato per pochi centimetri dal colpo sparato durante il suo discorso a Butler; da allora è rimasto avvolto, come ha scritto il The Wall Street Journal, “in una aurea di mistica religiosità, con la profonda convinzione tra i suoi sostenitori che la sua sopravvivenza sia un chiaro segno di Dio”.
In ogni caso, da un punto di vista storico, Wall Street ha sperimentato più tendenze rialziste sotto un governo democratico che sotto un'amministrazione repubblicana, sebbene la storia non si debba ripetere necessariamente.
Nel breve termine, i mercati dovrebbero concentrarsi sulla politica della Fed piuttosto che sugli eventi elettorali, poiché l'esito presidenziale potrebbe divenire più incerto. Eppure, se è vero che la banca centrale è sul punto di abbassare i tassi di interesse per la prima volta dalla pandemia del 2020 (quanto meno a settembre, visto che dalla riunione in programma per le giornate di martedì e mercoledì ci si attente un nulla di fatto), è altrettanto plausibile affermare che le prospettive economiche degli Stati Uniti stanno diventando meno chiare in base ai dati recenti e al clima politico. Al momento però, va precisato che non ci si attendono grosse sorprese inerenti alla crescita economica, anzi pare assodato che gli USA mantengano il loro usuale ruolo guida a livello globale.
Per quanto riguarda i movimenti dei vari settori a seguito di una ipotetica vittoria di Trump, i fornitori di combustibili fossili come Baker Hughes, Exxon Mobil e Occidental Petroleum potrebbero trarne vantaggio. Anche le controparti europee, tra cui BP e Shell, probabilmente seguiranno questa tendenza globale. Tra i favoriti, i titoli bancari potrebbero essere sostenuti dal potenziale allentamento delle normative sotto un governo guidato da Trump, in particolare quelli più esposti all'investment banking, come Goldman Sachs e Morgan Stanley. Inoltre, il settore sanitario potrebbe vedere una prospettiva positiva derivante dal potenziale sostegno politico per l'assicurazione medica privata. Anche le azioni dei beni di consumo potrebbero beneficiare dalla proposta di taglio delle tasse.
Al contrario, le aziende di energia rinnovabile e i produttori di veicoli elettrici (EV) potrebbero essere influenzati negativamente a causa delle politiche anti-cambiamento climatico che Trump potrebbe implementare. Le azioni che potrebbero soffrire maggiormente includono produttori di veicoli elettrici come Tesla, Rivian e Lucid. Anche le aziende europee di energia rinnovabile, tra cui Iberdrola, National Grid e TotalEnergies, potrebbero subire effetti a catena.
Tuttavia, mancano ancora mesi alle elezioni di novembre, quindi queste potenziali tendenze non possono essere verificate.
Le materie prime oscillano in direzioni diverse
I prezzi delle materie prime, come metalli ed energia, sono stati volatili a causa di un dollaro statunitense fluttuante nella sessione asiatica odierna. I prezzi di oro, argento, rame, petrolio greggio e gas naturale sono tutti aumentati inizialmente prima di ridurre i guadagni, poiché gli investitori orientali hanno cercato indizi sulla reazione del mercato al dollaro.
Nonostante i segnali di un rimbalzo, è troppo presto per capire se la tendenza al ribasso, osservata in chiusura della sessione di oggi, sia già terminata, poiché una potenziale nuova guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina potrebbe esercitare pressioni sui prezzi delle materie prime (ad esempio, il colosso cinese è uno dei principali consumatori di petrolio, quindi un inasprimento ed una successiva contrazione del commercio internazionale dovuta ai dazi potrebbe determinare una riduzione della domanda del greggio, con conseguente abbassamento della sua quotazione).
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