Elezioni francesi: l'effetto sul mercato del debito sovrano europeo

Elezioni francesi: l'effetto sul mercato del debito sovrano europeo

I mercati finanziari europei si preparano alla turbolenza con l'avvicinarsi delle elezioni parlamentari francesi. La stratega dei tassi di ABN Amro Sonia Renoult mette in guardia dalla potenziale instabilità fiscale e da un percorso di debito insostenibile per la Francia.

Nel frattempo, cresce la tensione dovuta ad un’aspettativa di forte volatilità dei mercati finanziari dell'Eurozona in vista del primo turno delle elezioni parlamentari francesi, previsto per questa domenica, nonché del secondo e ultimo turno, programmato per il 7 luglio.

I recenti dati dei sondaggi di Harris Interactive, Ifop, Elabe, Ipsos, Odoxa, OpinionWay e Cluster17 indicano che il Raggruppamento Nazionale (RN) di Marine Le Pen è in testa con una mediana del 35,4% di preferenze, seguito dal Nuovo Fronte Popolare (NFP) di estrema sinistra al 28,1% e dal Rinascimento del presidente Emmanuel Macron al 20,8%. Questi risultati dei sondaggi suggeriscono una potenziale competizione al secondo turno tra coalizioni di estrema destra e di estrema sinistra, potenzialmente mettendo da parte i partiti centristi di Macron.

Sonia Renoult, stratega dei tassi presso la banca olandese ABN AMRO, ha recentemente offerto preziose informazioni sul potenziale impatto delle elezioni parlamentari francesi sulla politica fiscale del paese e sui mercati del debito sovrano europeo.

Ha osservato: "Le finanze pubbliche della Francia erano già in uno stato precario", anche prima della convocazione di elezioni anticipate di Macron, aggiungendo che "la prospettiva di un nuovo governo meno responsabile dal punto di vista fiscale" potrebbe esacerbare la situazione.

Il debito pubblico francese su un "percorso insostenibile"

Renoult ha sottolineato che: "In uno qualsiasi dei possibili scenari descritti, è improbabile che il deficit fiscale della Francia torni all'obiettivo del deficit del 3% entro il 2027".

Lo scenario di base di ABN AMRO prevede che il partito RN otterrà una maggioranza relativa in parlamento, portando a un governo di coabitazione con il presidente Macron. Tuttavia, le preoccupazioni del mercato si concentrano sulla possibilità di politiche fiscali insostenibili e su una posizione meno cooperativa nei confronti dell'Unione Europea (UE), nonostante Marine Le Pen abbia più volte dichiarato di voler dare continuità alle politiche economiche e fiscali intraprese da Macron.

In realtà, il gioco sarà dare un equilibrio tra queste affermazioni e quello che i partiti di estrema destra e di estrema sinistra sostengono durante i loro comizi elettorali, ossia politiche fiscali espansive ed una significativa opposizione all'integrazione nell'UE (seppur per ragioni diametralmente opposte).

Le proposte politiche della RN indicano una spesa pubblica significativamente più elevata rispetto all'attuale amministrazione. Le misure chiave includono l'indicizzazione delle pensioni all'inflazione (27,4 miliardi di euro), l'abbassamento dell'età pensionabile da 64 a 62 anni (22 miliardi di euro) e la riduzione dell'IVA sull'energia dal 20% al 5,5% (11,3 miliardi di euro).

Tuttavia, Renoult ha sottolineato: "Alcune misure saranno difficili da attuare a causa di vincoli costituzionali". Inoltre, la proposta di riduzione dell'IVA sull'energia è in conflitto con la legge dell'UE, che richiede un'aliquota minima del 15%. La RN mira anche a ridurre il suo contributo al bilancio dell'UE di 2 miliardi di euro, una mossa che difficilmente avrà successo ma che potrebbe comunque causare attriti politici con l'UE.

Secondo le attuali proposte, un governo guidato da RN si tradurrebbe in deficit persistenti superiori al 6% nei prossimi anni.

Invece, se un governo guidato da NFP (estrema sinistra) salisse al potere, potrebbe portare addirittura ad un deficit ancora maggiore, ovvero prossimo all'8%, ha avvertito Renoult.

"L'effetto netto metterebbe comunque il debito pubblico su una traiettoria insostenibile", ha aggiunto l'analista.

Come potrebbero reagire i titoli di Stato francesi ed europei

Nello scenario peggiore, i mercati finanziari, uniti alla pressione delle autorità europee, potrebbero accelerare la resa dei conti della Francia, secondo ABN Amro.

Dall'annuncio delle elezioni anticipate, i titoli di Stato francesi hanno registrato una performance notevolmente inferiore e la banca olandese prevede che lo spread OAT-Bund rimarrà ampio finché non ci sarà chiarezza sull'esito delle elezioni e sulle politiche successive.

La sottoperformance dei titoli di Stato francesi ha portato il rendimento dei titoli a 10 anni a essere scambiato al di sopra della controparte belga e ad allinearsi, o a superare leggermente, quelli dei paesi periferici come il Portogallo, che hanno rating creditizi inferiori. Dopo il round finale del 7 luglio, la direzione dei titoli di Stato francesi dipenderà dal partito di governo per i prossimi tre anni.

Questa incertezza fiscale getta un'ombra sulle prospettive economiche della Francia. "In uno scenario in cui un futuro governo francese va avanti con un piano fiscalmente sconsiderato, questo probabilmente farebbe perdere al mercato fiducia nel debito del paese e spingerebbe lo spread francese a 10 anni ben oltre il livello di 100 punti base", ha affermato Renoult.

Un simile scenario potrebbe portare la Francia a essere scambiata in modo simile ai paesi con rating inferiore, diventando di fatto una "periferia di crossover".

Inoltre, poiché la Commissione europea ha inserito la Francia nella sua procedura per deficit eccessivo, la Banca centrale europea non può utilizzare il suo strumento di protezione della trasmissione per mitigare il rischio di credito sovrano del paese. Pertanto, Francoforte dovrebbe ideare un programma di emergenza alternativo per mitigare ulteriori rischi di frammentazione all'interno del blocco valutario.

Secondo Renoult, questa situazione potrebbe presentare "opportunità interessanti" per gli investitori che desiderano rientrare nel mercato del debito europeo una volta che le incertezze politiche si saranno attenuate, consentendo loro di acquistare debito da paesi con solidi fondamentali economici, come Spagna o Portogallo, a rendimenti più favorevoli.

Disclaimer: Il presente articolo ha un puro scopo informativo e non costituisce raccomandazione di investimento. Tutti i diritti riservati.

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