La compagnia energetica nostrana ha recentemente affermato di voler continuare ad incrementare i propri progetti in settori chiave come l’estrazione di petrolio e gas in Paesi target, tra cui la Repubblica del Congo e la Costa d'Avorio.
Inoltre, nel corso della settimana, Eni ha riportato gli utili del secondo trimestre, registrando un utile netto rettificato di 1.519 milioni di euro per il secondo trimestre (Q2) del 2024, un calo del 21% rispetto ai 1.935 milioni di euro del trimestre corrispondente dell'anno scorso. Eppure, sebbene si sia trattato di una contrazione rispetto al 2023, la società ha comunque superato le aspettative degli analisti di ben 1,42 miliardi di euro, grazie ai suoi dipartimenti di gas e gas naturale liquefatto (GNL) che hanno ottenuto risultati eccezionali.
Nel complesso, l'utile netto rettificato per il primo semestre del 2024 è stato di 3.101 milioni di euro, in calo del 36% rispetto ai 4.842 milioni di euro registrati nella prima metà del 2023, mentre il flusso di cassa operativo è salito a 4.571 milioni di euro nel Q2 del 2024, in aumento rispetto ai precedenti 4.443 milioni di euro. Se invece si estende lo sguardo ai primi sei mesi di quest’anno, si osserva che Eni ha riportato un flusso di cassa operativo di 6.475 milioni di euro, in riduzione del 13% rispetto al periodo corrispondente del 2023.
Eni ha inoltre registrato un utile rettificato, prima di interessi e imposte (EBIT), pro-forma e aggregato di 4,1 miliardi di euro per il secondo trimestre dell'anno, nonché un flusso di cassa adjusted prima del capitale circolante di 3,9 miliardi di euro per lo stesso periodo.
Le cifre sono state aiutate da prezzi del gas più stabili, solide realizzazioni di prodotti di petrolio greggio e migliori margini di raffinazione, che hanno contribuito a compensare quelli dei dei prodotti chimici, che per contro si sono rivelati in leggera diminuzione.
L'amministratore delegato (CEO) di Eni, Claudio Descalzi, ha dichiarato nel rapporto sugli utili: "Nel secondo trimestre del 2024, abbiamo prodotto risultati superiori alle aspettative, dimostrando i significativi progressi compiuti da Eni in molteplici aree della nostra strategia rispetto al piano presentato agli investitori a marzo.”
"Abbiamo un obiettivo chiaro di far crescere le nostre linee di business in cui abbiamo un vantaggio competitivo: produzione di petrolio e gas, bioraffinazione e capacità di generazione di energie rinnovabili e abbiamo ottenuto una crescita impressionante in ciascuna. Stiamo potenziando il nostro portafoglio Upstream, avendo recentemente annunciato la cessione dei nostri asset non core in Alaska, il completamento in corso della vendita di una piattaforma onshore in Nigeria e concordato una combinazione con Ithaca Energy per i nostri asset nel Regno Unito."
La società ha anche rivelato che queste cessioni aiuterebbero notevolmente i livelli di leva finanziaria a scendere ben al di sotto di 0,2 entro la fine del 2024, il che sarebbe meglio del previsto. Attualmente, Eni sta anche portando avanti un programma di riacquisto di azioni proprie da 1,6 miliardi di euro.
Eni segnala forti produzioni di petrolio e gas in Costa d'Avorio e Congo
Eni ha rivelato che la sua produzione di petrolio e gas è aumentata del 6% anno su anno, spinta principalmente dalla continua espansione dei suoi impianti di produzione nella Repubblica del Congo e in Costa d'Avorio, nonché dall'aumento della produzione libica. La società ha anche fatto una nuova significativa scoperta nell'offshore del Messico, nel bacino di Sureste.
La compagnia è inoltre al momento in trattative con la società di private equity KKR, affinché quest'ultima acquisti una quota del 20%-25% in Enilive, la divisione biocarburanti di Eni. Enilive è coinvolta nella produzione di biometano, nella bioraffinazione e nelle soluzioni di mobilità intelligente.
In una dichiarazione rilasciata dalla società sul suo sito web, Eni ha affermato: "Mentre una transazione finale è soggetta all'accordo sulla documentazione definitiva, entrambe le parti si sono impegnate a negoziare i termini di una potenziale transazione.”
"Questo passaggio rappresenta un altro esempio dello sviluppo della strategia del modello satellite di Eni che, attraendo da un lato capitale a multipli interessanti (in linea con gli obiettivi e proveniente da nuovi importanti partner) e, dall’altro finanziando la nostra crescita, conferma il valore che stiamo creando in queste nuove attività. Il forte interesse mostrato in questo periodo dai principali investitori finanziari istituzionali potrebbe portare alla successiva vendita di un'ulteriore quota fino al 10% di Enilive."
In aggiunta, è di ieri l’annuncio del colosso energetico di voler lavorare allo sviluppo, di concerto con Petronas, di una nuova bioraffineria in Malesia. Complessivamente, queste notizie hanno fatto salire il titolo, che ha segnato un +3,34% nella sola giornata di venerdì.
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