Nvidia, il principale produttore di chip, ha riportato utili robusti per il primo trimestre dell’anno fiscale 2025, spinto dalla crescente domanda di chip di intelligenza artificiale (AI). Inoltre ieri, il colosso dell’intelligenza artificiale ha annunciato un frazionamento azionario 10 per 1, poiché il prezzo delle sue azioni è salito di oltre il 5% in un singolo giorno, superando per la prima volta la soglia dei 1.000 dollari nelle negoziazioni after-hours.
Nvidia è stata la principale beneficiaria del boom dell’intelligenza artificiale dal 2023, con il prezzo delle sue azioni salito del 100% in un anno. La società ha fornito indicazioni per il trimestre in corso che hanno superato anche le aspettative del mercato. Il CEO Jensen Huang ha indicato che Nvidia è pronta per la prossima ondata di crescita.
I ricavi dei Data Center sono quadruplicati
Il segmento più redditizio di Nvidia, Data Center, ha generato ricavi per 22,6 miliardi di dollari, segnando un aumento sequenziale del 23% e un incredibile aumento del 427% rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso. Gli analisti avevano previsto un fatturato di 21 miliardi di dollari. Per l'attuale trimestre che termina a luglio, Nvidia prevede che i suoi ricavi raggiungeranno i 28 miliardi di dollari, più o meno 25 milioni di dollari, superando le aspettative degli analisti di 26,6 miliardi di dollari.
I ricavi complessivi della società sono cresciuti del 262% a 26,04 miliardi di dollari, con un utile per azione che ha raggiunto i 6,12 dollari, surclassando entrambi le stime di mercato di 24,65 miliardi di dollari e 5,95 dollari, rispettivamente. Il suo margine lordo non GAAP è aumentato al 78,9% dal 76,7% nell’ultimo trimestre dell’anno fiscale 2024. L’utile netto è salito a 15,238 miliardi di dollari, segnando un impressionante aumento del 492% rispetto a un anno fa.
Nel frattempo, i ricavi dei videogiochi si sono registrati a 2,6 miliardi di dollari, riflettendo una diminuzione dell’8% rispetto al trimestre precedente ed un aumento del 18% paragonato a un anno fa.
In particolare, il CFO Colette Kress ha rivelato che circa il 45% delle entrate del Data Center di Nvidia proveniva dai principali fornitori di cloud come Alphabet, Microsoft, Meta Platforms e Amazon. La domanda per l'H100 di Nvidia è stata particolarmente solida, guidata in parte dall'utilizzo da parte di Meta del software LLM (Large Language Model), Lama 3.
Il CEO Jensen Huang ha espresso fiducia che la nuova GPU AI per supercalcolo di Nvidia, Blackwell, guiderà la crescita dell'azienda nel prossimo anno, affermando: "Siamo pronti per la nostra prossima ondata di crescita. La piattaforma Blackwell è in piena produzione e funge da pietra angolare per IA generativa su scala di trilioni di parametri." Lanciato a marzo, Blackwell vanta la capacità di "ridurre i costi operativi dell'inferenza LLM e il consumo energetico fino a 25 volte", posizionandolo come il chip AI di prossima generazione cruciale per supportare una formazione LLM diffusa in diversi domini.
Huang ha accennato al cambiamento strategico di Nvidia verso la diversificazione della propria offerta di prodotti in vari settori, tra cui società Internet di consumo, produttori automobilistici e fornitori di servizi sanitari, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulle attività cloud. Bloomberg riferisce che Huang vede la partnership con Dell Technologies Inc. come determinante per espandere la portata di Nvidia a una base di clienti più ampia attraverso lo sviluppo della propria infrastruttura AI.
Un frazionamento azionario 10 per 1
In un contesto di prezzo delle azioni in forte rialzo, Nvidia ha annunciato un frazionamento azionario 10 per 1, che inizierà le proprie negoziazioni il 10 giugno. Questa mossa comporterà che le azioni verranno valutate a circa $ 100 ciascuna dopo il frazionamento. L’obiettivo principale di un frazionamento azionario è abbassare il prezzo delle singole azioni, migliorando così l’accessibilità per gli investitori. Vale la pena notare che, sebbene questa azione riduca il prezzo delle azioni, non altera la capitalizzazione di mercato. In aggiunta, anche importanti aziende tecnologiche come Amazon, Alphabet e Tesla hanno eseguito frazionamenti azionari simili nel 2022.
In più, il gigantesco produttore di chip ha aumentato il dividendo in contanti a 10 centesimi per azione, segnando un significativo aumento del 150% rispetto ai precedenti quattro centesimi per azione. Nvidia ha incrementato i rendimenti per gli azionisti attraverso una combinazione di riacquisti di azioni per un totale di 7,7 miliardi di dollari e pagamenti di dividendi per un totale di 98 milioni di dollari. Ciò contrasta con i 2,7 miliardi di dollari di riacquisti di azioni e i 99 milioni di dollari di dividendi in contanti distribuiti nel trimestre precedente.
Nvidia mantiene una crescita dei ricavi su base annua che ha superato il 200% negli ultimi tre trimestri. Le previsioni future dell'azienda prevedono un fatturato di 28 miliardi di dollari per i prossimi tre mesi, configurando così un ulteriore incremento atteso del 207%.
Un rally senza fine… oppure no?
Tuttavia, è necessaria una attenta riflessione: con un rapporto P/E (in data odierna) pari a circa 83, un tasso di crescita talmente alto da essere – anche per un colosso come Nvidia – difficilmente sostenibile sul lungo periodo ed un imminente split azionario (che determinerà per forza una riduzione dell’EPS, ossia dell’utile per azione, dovuto al fatto che aumentano le shares in circolazione), c’è da chiedersi se acquistare ora Nvidia sia una scelta da speculatore o da investitore.
Purtroppo, il mercato tende a dimenticarsi delle sue precedenti bolle verificatesi nel corso degli anni: il caso delle “dot com” del 2000 dovrebbe fungere da monito perché, se è vero che a partire da quel periodo internet ha rivoluzionato le vite di tutti noi, è altrettanto vero che il bear market manifestatosi proprio all’inizio del nuovo millennio ha mandato in fumo miliardi di risparmi di piccoli (e non solo) investitori. Il paragone con l’intelligenza artificiale odierna non è forse poi così tanto dissonante.
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