Il mondo si sta arricchendo: a chi vanno i maggiori benefici?

Il mondo si sta arricchendo: a chi vanno i maggiori benefici?

I mercati finanziari si sono fortemente ripresi lo scorso anno dopo un calo nel 2022, aumentando la ricchezza netta globale di oltre il 4%. La crescita nell'Europa occidentale è stata leggermente più contenuta in termini di ricchezza finanziaria ma il valore delle attività in tutto il mondo è cresciuto fino a 477 trilioni di dollari (441 trilioni di euro) nel corso del 2023, secondo il rapporto sulla ricchezza globale di quest'anno elaborato dal Boston Consulting Group (BCG).

Si tratta di un balzo del 4,3%, una cifra spinta verso l'alto da un vigoroso bull market dei mercati quotati, che da ottobre scorso ha spinto i listini globali verso nuovi massimi storici. Ciò ha contribuito ad accrescere la ricchezza finanziaria propriamente detta, ossia una sottosezione della ricchezza complessiva, che esclude attività reali come proprietà e terreni nonché passività.

Queste osservazioni si sono rivelate un segnale positivo dopo il tragico periodo portato dalla pandemia da COVID-19, che ha reso estremamente volatili e complicati nella loro gestione tutti gli asset finanziari. Nella successiva fase si è poi osservato un progressivo recupero – seppur altalenante – specialmente delle azioni, ma al prezzo di crescenti tassi di interesse che via via hanno raggiunto valori molto alti, anche al fine di contenere un’inflazione che ha al contempo iniziato a “galoppare” a ritmi piuttosto rapidi (sostenuta pure dalla guerra Russia-Ucraina). Infatti, nel 2022, vero e proprio annus horribilis, la ricchezza totale è aumentata solo dello 0,2%, mentre quella finanziaria ha registrato un calo del 4%.

Tuttavia, nonostante il periodo di grazia osservato a partire dall’anno scorso, il BCG ha osservato che non è stata ancora raggiunta una ripresa completa. Un incremento della ricchezza totale del 4,3% è ancora modesto rispetto a un tasso di crescita annuale medio del 7,1%, raggiunto dal 2014 al 2021.

L’andamento della ricchezza nelle diverse regioni mondiali

Considerando il periodo dal 2022 al 2023, il tasso di crescita annuale della ricchezza netta è stato più alto in America Latina (7,9%), seguito da Medio Oriente e Africa (7,8%). Rispetto a quello previsto per il 2023-2028, Medio Oriente e Africa sono in testa (10%), seguiti dall'America Latina.

Sebbene abbiano registrato aumenti più consistenti, ciò non significa che queste regioni siano le più ricche. Al contrario, la ricchezza è concentrata in modo schiacciante in Nord America, seguita dall'area Asia-Pacifico e poi dall'Europa occidentale.

"La ricchezza finanziaria nelle economie sviluppate del Nord America e dell'Europa occidentale ha subito un duro colpo nel 2022, ma entrambe le regioni si sono riprese nel 2023", ha affermato il BCG, aggiungendo anche: "Il Nord America è stata tra le regioni in più rapida crescita, rappresentando oltre il 50% di tutta la nuova ricchezza finanziaria nel 2023, spinta da un'enorme ripresa del mercato azionario".

I guadagni finanziari sono stati notevolmente incrementati dalle azioni tecnologiche e dei semiconduttori, con Apple, Nvidia e Microsoft che sono diventate le prime aziende a raggiungere capitalizzazioni di mercato nel range dei 3 trilioni di dollari (2,77 trilioni di euro).

La crescita nell'Europa occidentale è stata leggermente più contenuta in termini di ricchezza finanziaria. Secondo il Boston Consulting Group, ciò non è dovuto solo a minori guadagni del mercato azionario, ma anche al fatto che gli investitori che hanno allocato meno denaro nelle stocks.

La ricchezza finanziaria ha mostrato un andamento simile e debole nella regione Asia-Pacifico, con un aumento del 5,1% nel 2023. Il rapporto suggerisce che ciò è dovuto principalmente a un rallentamento nella creazione di ricchezza in Cina, sebbene si preveda una crescita robusta nel periodo fino al 2028.

Gli aumenti di ricchezza non sono distribuiti uniformemente

Per concentrarsi sui dati dei singoli paesi, è utile esaminare il Global Wealth Report parallelo di UBS, pubblicato anch'esso mercoledì. Una sezione dello studio, che si concentra su 56 paesi, esamina la crescita media della ricchezza per ciascun adulto dal 2022 al 2023.

La contrazione più forte è stata registrata a Cipro, con un crollo di oltre il 30%. In questa particolare classifica, il Messico vi si colloca subito alle spalle, dove la ricchezza per popolazione è scesa di quasi il 20%. Il Kazakistan è al terzo posto, registrando una contrazione di oltre il 17%. Tra le economie dell'Europa occidentale, la Svizzera e l'Italia hanno avuto i risultati peggiori, con cali rispettivamente di quasi il 6% e il 4%.

Tra le performance migliori invece si osserva la Turchia, che si distingue facendo segnare un aumento di oltre il 157% della ricchezza per adulto tra il 2022 e il 2023, lasciando tutte le altre nazioni molto staccate. Infatti, il Regno Unito ha visto questo valore crescere solo di quasi il 10%, mentre la Danimarca di circa il 6%.

UBS ha anche raccolto dati sulla distribuzione dei milionari in tutto il mondo, un numero destinato ad aumentare nei prossimi anni. La maggior parte di questi individui si trova negli Stati Uniti, seguita dalla Cina continentale e poi dal Regno Unito.

Infine, il report eseguito da UBS fa emergere un’ulteriore proiezione futura: il divario tra il numero di paperoni e l’impoverimento della popolazione (specialmente nei Paesi in via di sviluppo) è orientato ad una forte crescita. Vale a dire, quote via via maggiori di ricchezza saranno sempre più concentrate nelle mani di pochi.

Disclaimer: Il presente articolo ha un puro scopo informativo e non costituisce raccomandazione di investimento. Tutti i diritti riservati.

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