Il recap settimanale dei mercati vede il rimbalzo dell’Europa e il rally USA

Il recap settimanale dei mercati vede il rimbalzo dell’Europa e il rally USA

I mercati azionari globali si mostrano per lo più in rialzo nella settimana che si appresta a terminare oggi, favoriti da crescenti aspettative di tagli dei tassi da parte delle banche centrali e da una contestuale riduzione delle preoccupazioni derivanti dai recenti shock politici europei.

Il sentiment di rischio è dunque ripreso nei mercati azionari sia in Europa che dall'altra parte dell'Atlantico, con Wall Street che ha esteso il suo slancio verso nuovi record. Non rimangono indietro neppure i mercati asiatici, i quali hanno registrato una performance settimanale complessivamente positiva, seguendo le tendenze globali.

Vediamo la situazione per ciascuna area geografica.

Europa

Tutti i benchmark europei hanno registrato un forte rimbalzo questa settimana poiché il primo turno delle elezioni francesi ha indicato che il partito di estrema destra potrebbe non raggiungere la maggioranza assoluta per assumere il potere legislativo in parlamento, il che potrebbe determinare la formazione di un governo tecnico dalle larghe intese e coerente con gli obiettivi fiscali attuali. Ciò ha sostenuto un incremento del valore nei mercati azionari non solo in Francia, ma bensì in tutto il Vecchio Continente.

Inoltre, gli exit poll delle elezioni del Regno Unito mostrano che il partito laburista dovrebbe ottenere una vittoria schiacciante, favorendo in tal modo anche i mercati britannici.

In termini di performance settimanale, l'Euro Stoxx 600 è salito dello 0,81%, il CAC 40 è balzato del 2,19%, il DAX dell'1,33%, il FTSE 100 del 0,75% e il FTSE MIB è aumentato del 2,36%.

A livello di settore, i titoli bancari e dell'energia verde hanno registrato gli incrementi più netti nei mercati francesi, con BNP Paribas in rialzo del 5,74%, Total Energies in rialzo del 5,91% e Credit Agricole in rialzo del 4,27%. Anche il settore industriale ha sovraperformato, con Airbus in rialzo del 3,11% e Safran in rialzo del 2,71% rispetto alla scorsa settimana.

Allo stesso tempo, i titoli minerari ed energetici hanno mostrato aumenti, trainati dall’incremento dei prezzi dei metalli e del petrolio. Le azioni Shell sono salite del 4,54%, quelle di BP del 3,88% mentre Rio Tinto è cresciuta del 2,25% su base settimanale.

Per contro però, a parziale contrasto del clima di euforia, le stocks dei beni di consumo e il settore dei beni di lusso hanno esteso le perdite a causa della debole domanda globale. LVMH è scivolato dello 0,94%, Hermes ha perso il 3,33% e L'oreal il 6,72%.

Prosegue invece la corsa AI, con il produttore di apparecchiature per semiconduttori ASML ha che raggiunto un massimo storico durante la settimana, siccome il boom dell'intelligenza artificiale ha continuato ad alimentare il rally tecnologico globale. Tuttavia, le azioni della più grande azienda europea, Novo Nordisk, hanno visto un calo del 2,9%, dopo aver raggiunto un massimo storico la scorsa settimana, lasciando così supporre una correzione probabilmente dovuta a temporanee prese di profitto.

L'euro si è rafforzato rispetto al dollaro USA, salendo dello 0,6% rispetto alla scorsa settimana a oltre 1,08, influenzato dalla proiezione elettorale francese meno sconvolgente del previsto. La moneta unica ha guadagnato terreno anche nei confronti del franco svizzero, per la terza settimana consecutiva, dopo che la Banca nazionale svizzera ha tagliato il tasso di interesse per la seconda volta a giugno.

Wall Street

È probabile che i mercati azionari statunitensi estendano il quinto guadagno settimanale di fila poiché il rally tecnologico continua ad alimentare lo slancio. L'S&P 500 ha chiuso sopra quota 5.500 per la prima volta nella storia. Negli ultimi cinque giorni di negoziazione, l'S&P 500 è salito dello 0,99%, il Nasdaq dell'1,85% e il Dow Jones Industrial Average dello 0,37%.

A livello di settore, cinque su undici hanno registrato guadagni rispetto alla settimana scorsa, con quello tecnologico in testa, in rialzo del 2,52%. Anche i beni di consumo discrezionali e finanziari hanno sovraperformato, avanzando rispettivamente del 2,33% e del 2,01%. Al contrario, materiali, beni di consumo di base e healthcare hanno subito contrazioni, registrando un calo ciascuno dello 0,77%, dell'1,07% e dell'1,84% rispetto alla scorsa settimana.

Al contrario, le azioni Tesla sono salite di quasi il 25% rispetto alla scorsa settimana dopo che la società ha segnalato un calo inferiore alle aspettative nelle consegne di auto durante il secondo trimestre. Su base settimanale, anche altre società a mega capitalizzazione hanno osservato buone performance, con Apple in rialzo del 3,48%, Nvidia in crescita del 3,46%, Microsoft in salita dell'1,75% e Alphabet in aumento dello 0,22%. Meta Platforms è invece scesa dell'1,85%, così come Amazon è scivolata dello 0,13%.

Le aspettative che la Fed abbassi i tassi di interesse si sono rafforzate a causa dei recenti dati economici statunitensi indeboliti, in particolare nel mercato del lavoro. I prossimi dati sulle buste paga non agricole saranno fondamentali per il sentiment e definiranno l'andamento del mercato già durante la giornata di oggi, quando le negoziazioni riprenderanno dopo la festa dell'Indipendenza.

Asia Pacifico

La maggior parte dei mercati azionari nell'area Asia Pacifico si sta dirigendo verso una chiusura positiva questa settimana, sostenuta dalle tendenze globali. I mercati azionari giapponesi sono stati particolarmente forti poiché lo yen giapponese ha continuato a indebolirsi rispetto ai pari globali. Lo yen ha perso terreno nei confronti del dollaro USA, toccando i minimi dal 1986, a causa degli ampi spread tra i titoli di Stato giapponesi e le Treasury Note USA. Sebbene la Banca del Giappone abbia avvisato di un intervento sul tasso di cambio, i mercati hanno continuato a favorire le valute con rendimenti molto più elevati. L'indice di riferimento giapponese, il Nikkei 225, è salito di oltre il 4% su una performance settimanale, avvicinandosi sempre di più al suo massimo di sempre raggiunto marzo.

I mercati azionari australiani hanno ripreso a guadagnare questa settimana, guidati dai titoli minerari ed energetici. L'ASX 200 è salito dello 0,93% durante cinque giorni di negoziazione. Un dollaro USA più debole ha favorito l’aumento dei prezzi delle materie prime, spingendo in alto le azioni dei principali minatori e produttori di energia, con BHP in rialzo del 3,78%, Rio Tinto del 3,04%, Fortescue Metal in avanzamento del 4,53% e Santos in salita del 5,96%.

Anche i mercati azionari cinesi hanno mostrato resilienza questa settimana, nonostante le tensioni commerciali in corso con Europa e Stati Uniti. I mercati di Hong Kong si stanno dirigendo verso una chiusura positiva, con l'indice Hang Seng in rialzo complessivo dell'1,8%. Le azioni dei produttori cinesi di veicoli elettrici sono particolarmente stabili, poiché le nuove tariffe dell'UE non sembrano preoccupare eccessivamente tali aziende e dunque avere un impatto significativo sulla redditività delle esportazioni del settore.

Disclaimer: Il presente articolo ha un puro scopo informativo e non costituisce raccomandazione di investimento. Tutti i diritti riservati.

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