Il sentiment economico della Germania crolla drasticamente mentre le prospettive peggiorano

Il sentiment economico della Germania crolla drasticamente mentre le prospettive peggiorano

Il sentiment economico della Germania è crollato al minimo degli ultimi 11 mesi a settembre, con l'indice ZEW in forte calo. Le prospettive economiche sono peggiorate nei principali settori tedeschi, con un impatto sul più ampio morale dell'intera Eurozona.

Le prospettive economiche della Germania hanno dunque subito una flessione drammatica e inaspettata a questo mese, segnalando un downtrend della fiducia per la più grande economia dell'eurozona sempre più marcato.

L'indice del sentiment economico ZEW, una misura chiave del morale economico detenuto dagli esperti finanziari, è infatti sceso da 19,2 punti ad agosto a soli 3,6 punti a settembre, ben al di sotto delle previsioni di 17 punti. Ciò segna il livello più basso dell'indice da ottobre 2023.

Il sottoindice che misura le condizioni attuali è sceso bruscamente a -84,5 punti, in calo rispetto ai -77,3 punti di agosto e significativamente al di sotto delle aspettative di -80 punti. È la lettura più debole da maggio 2020.

"La speranza di un rapido miglioramento della situazione economica sta visibilmente svanendo", ha affermato il presidente di ZEW Achim Wambach.

Le aspettative per i prossimi sei mesi sono peggiorate nella maggior parte dei settori, con i cali più ripidi registrati nell'ingegneria meccanica, nell'acciaio, nell'automotive e nel settore bancario. Al contrario, i settori dell'edilizia, dei servizi di pubblica utilità e delle telecomunicazioni hanno registrato una prospettiva più ottimistica.

Il malessere nell'economia tedesca ha colpito anche l'eurozona in senso più ampio, dove l'indice del sentiment ZEW è sceso da 17,9 punti a 9,3 punti a settembre, mancando i 16,3 punti previsti e raggiungendo anche il minimo in quasi un anno.

"Sebbene le aspettative economiche in calo per l'eurozona indichino un aumento generale del pessimismo, il calo delle aspettative per la Germania è significativamente maggiore. La maggior parte degli intervistati sembra aver già preso in considerazione la decisione sui tassi di interesse nelle proprie aspettative", ha aggiunto Wambach.

Lunedì, il membro del Consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) e capo della banca centrale slovacca, Peter Kazimir, ha respinto le speranze di un taglio consecutivo dei tassi di interesse a ottobre, suggerendo che dicembre sarebbe un lasso di tempo più probabile.

"Ci vorrebbe un cambiamento significativo, un segnale forte, riguardo alle prospettive per considerare di sostenere un altro taglio a ottobre", ha affermato Kazimir.

Il settore automobilistico tedesco vacilla

L'industria automobilistica tedesca continua ad affrontare sfide significative, come si riflette nelle scarse prestazioni di mercato delle azioni delle principali case automobilistiche.

Da inizio anno, i quattro principali produttori di automobili tedeschi hanno registrato cali a due cifre: Mercedes-Benz AG è scesa del 10%, Porsche AG è scesa del 15%, Volkswagen AG è scesa del 17% e BMW è crollata del 28%, con quest'ultima che ha emesso un profit warning la scorsa settimana.

Queste aziende hanno perso quote di mercato nel mercato dei veicoli elettrici, dove i concorrenti asiatici, in particolare BYD, hanno ottenuto guadagni sostanziali.

Reazioni del mercato

Gli asset europei hanno mostrato reazioni moderate al rapporto ZEW, con lievi cali nei rendimenti obbligazionari e nell'euro, mentre le azioni hanno ampiamente mantenuto i loro guadagni per la sessione.

L'euro è stato scambiato a 1,1138 rispetto al dollaro, invariato per la giornata, in vista della riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) attentamente monitorata, che dovrebbe annunciare un taglio dei tassi di interesse. Tuttavia, permane l'incertezza riguardo all'entità del taglio.

Gli investitori attualmente vedono una probabilità del 67% di una riduzione di 50 punti base, rispetto a una probabilità del 33% di un taglio inferiore di 25 punti base, secondo lo strumento CME FedWatch.

Nel frattempo, i rendimenti dei Bund sono scesi al 2,10% martedì, destinati a chiudere al livello più basso dall'inizio di gennaio 2024.

Le azioni tedesche sono per contro salite, con il DAX in rialzo dello 0,6%. Zalando SE ha guidato i guadagni all'interno dell'indice, in incremento di oltre il 5%, seguita da Infineon AG, in rialzo del 2,2%, e Siemens, in salita dell'1,7%.

L'indice più ampio Euro Stoxx 50 è salito dello 0,8%, con Kering, Banco Santander e Vivendi che hanno registrato le migliori performance della giornata tra le società europee a grande capitalizzazione, in rialzo rispettivamente del 2,1%, 2% e 1,8%.

Disclaimer: Il presente articolo ha un puro scopo informativo e non costituisce raccomandazione di investimento. Tutti i diritti riservati.

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