La settimana in arrivo sui mercati è all’insegna dei dati macroeconomici

La settimana in arrivo sui mercati è all’insegna dei dati macroeconomici

I mercati globali si concentreranno sui dati economici chiave delle principali economie, tra cui il PIL finale dell'Eurozona per il secondo trimestre, l'inflazione e la crescita economica della Svizzera e i dati sull'occupazione negli Stati Uniti, che sono destinati a plasmare le tendenze future dei mercati finanziari, di concerto con gli indici dei direttori degli acquisti sia per il settore manufatturiero che dei servizi, in Europa e negli USA.

Con le banche centrali che dovrebbero attuare tagli dei tassi per il resto dell'anno, le prospettive economiche globali saranno fondamentali per modellare le aspettative del mercato.

La scorsa settimana, i mercati europei hanno continuato la loro ascesa verso nuovi massimi, mentre Wall Street ha chiuso agosto in positivo, dopo il “lunedì nero” di inizio mese scorso.

Tuttavia, nei prossimi giorni, gli investitori esamineranno attentamente i principali indicatori economici, in grado di direzionare i mercati finanziari: oltre a quelli già citati poco sopra, troveranno spazio anche i dati sulla variazione dell'occupazione per l’area euro e la decisione sui tassi di interesse della Banca del Canada.

Europa

Gli analisti prevedono che questa settimana sarà relativamente tranquilla sul fronte economico per l'Eurozona: le principali pubblicazioni includeranno le versioni finali dei PMI manifatturieri e dei servizi per agosto, la crescita del PIL del secondo trimestre e la variazione dell'occupazione per la regione.

Nelle due stime precedenti, l'economia dell'Eurozona è cresciuta dello 0,3% nel secondo trimestre, mantenendo lo stesso tasso dei primi tre mesi, indicando un ritmo di ripresa costante nella prima metà dell'anno dopo due trimestri consecutivi di stagnazione nella seconda metà del 2023.

La crescita economica è stata particolarmente evidente nei principali paesi come Francia, Italia, Spagna e Belgio. Tuttavia, la Germania, la più grande economia del blocco, si è inaspettatamente contratta dello 0,1% nel secondo trimestre a causa delle continue limitazioni nel settore industriale.

La Germania dovrebbe anche pubblicare i dati sulla produzione industriale per luglio, con l'aspettativa che l'attività manifatturiera del paese possa essere ulteriormente diminuita rispetto al mese precedente.

Comunque sia, si prevede che la versione finale del PIL confermerà la crescita dell'Eurozona allo 0,3%.

Sul versante del mercato del lavoro, i dati preliminari mostrano che il numero di occupati in Europa è aumentato dello 0,2% nel secondo trimestre, in calo rispetto all’incremento dello 0,3% nel primo trimestre. Mentre il tasso di crescita è rimasto relativamente stabile negli ultimi trimestri, la ripresa del mercato del lavoro indica segnali di stabilità dopo un'impennata nel periodo post-pandemia del 2022 e all'inizio del 2023. È probabile che le cifre finali siano in linea con la stima iniziale.

Non da ultimo, la Svizzera pubblicherà i suoi dati mensili sull'inflazione per agosto e il suo PIL del secondo trimestre. A luglio, i prezzi al consumo sono scesi dello 0,2% su base mensile, segnando il primo calo in otto mesi, mentre l'inflazione annuale è rimasta all'1,3%.

La Banca nazionale svizzera (BNS) ha implementato due tagli dei tassi quest'anno, portando il suo tasso di interesse all'1,25%, prima delle altre principali banche centrali, in risposta al rapido raffreddamento del fenomeno inflattivo.

Anche la crescita economica della Svizzera mostra segnali di accelerazione, con un aumento annuo dello 0,6% nel primo trimestre. Le previsioni consensuali suggeriscono che l'economia continuerà la propria ascesa ad un ritmo costante dello 0,6% nel secondo trimestre.

Si prevede che l'inflazione salirà solo dello 0,1% ad agosto rispetto a luglio, il che potrebbe incoraggiare la BNS a continuare sul percorso di riduzione dei tassi.

Stati Uniti

La prossima pubblicazione dei dati sulle buste paga non agricole negli Stati Uniti per agosto sarà cruciale per il sentiment dei listini USA. Infatti, il mercato del lavoro è uno degli indicatori chiave che la Federal Reserve (Fed) monitora attentamente quando prende decisioni sui tassi di interesse e, non a caso, è stato uno dei fattori che ha innescato il forte sell-off nella giornata del 5 agosto scorso.

La recente tendenza a rafforzare l'occupazione e, al contempo, a raffreddare l'inflazione rafforza significativamente la probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed a settembre.

A luglio, l'economia statunitense ha aggiunto 114.000 nuovi posti di lavoro, una cifra molto inferiore alle aspettative, e il tasso di disoccupazione è salito al 4,3%, il livello più alto da ottobre 2021.

Inoltre, anche la crescita dei salari ha rallentato più del previsto. Ad agosto, si prevede che gli Stati Uniti creeranno 163.000 nuovi posti di lavoro, con un tasso di disoccupazione in leggero calo al 4,2%.

Oltre ai dati sull'occupazione, gli Stati Uniti pubblicheranno anche i loro indici ISM Manufacturing and Services Purchasing Managers' Indexes (PMI), che misurano l'attività aziendale in questi settori.

Il PMI manifatturiero si è contratto per il quarto mese consecutivo a luglio, poiché gli alti tassi di interesse hanno frenato la domanda, e il consenso suggerisce che questa contrazione potrebbe continuare fino ad agosto. Nel frattempo, il settore dei servizi è tornato in espansione a luglio dopo la contrazione del mese precedente.

Infine, negli Stati Uniti si celebra il 2 settembre il Labour Day, dunque il mercato USA rimarrà chiuso per questa giornata.

Canada

La Banca del Canada (BoC) è pronta a prendere la sua decisione sui tassi di interesse questa settimana. Dopo aver implementato dei tagli del costo del denaro per due mesi consecutivi da giugno, si prevede che tale tendenza verrà proseguita.

L'inflazione annuale si è raffreddata al 2,5% a luglio, segnando il ritmo più lento da marzo 2021. L'allentamento dei prezzi al consumo rafforzerà probabilmente l'impegno della banca a ulteriori riduzioni dei tassi quest'anno.

In ogni caso, oltre alla decisione sui tassi di interesse, il Canada pubblicherà i suoi dati occupazionali di luglio, fornendo informazioni sulle condizioni del mercato del lavoro del paese. Il tasso di disoccupazione è salito al 6,4%, il livello più alto da febbraio 2022, dopo due mesi consecutivi di crescita negativa dell'occupazione a giugno e luglio.

Questo aumento della disoccupazione potrebbe influenzare ulteriormente l'approccio della BoC verso una politica monetaria espansiva.

Asia-Pacifico

Nella regione Asia-Pacifico, il PIL del secondo trimestre dell'Australia sarà sotto i riflettori. L'economia del paese è cresciuta solo dello 0,1% nel primo trimestre, poiché l'aumento del costo della vita e gli alti livelli di debito delle famiglie hanno gravato sulla spesa dei consumatori.

Tuttavia, l'inflazione rimane al di sopra dell'obiettivo della Reserve Bank of Australia, il che probabilmente spinge la banca a mantenere la sua posizione di tasso di interesse "più alto per più tempo". Il consenso suggerisce comunque che la crescita economica migliorerà leggermente allo 0,2% nel secondo trimestre.

Nel frattempo, l’indice Nikkei 225 giapponese chiude la prima giornata di negoziazione in positivo (+0,14%), mentre l’Hang Seng cinese lascia sul terreno l’1,7%.

Disclaimer: Il presente articolo ha un puro scopo informativo e non costituisce raccomandazione di investimento. Tutti i diritti riservati.

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