Non vedi l'ora di raggiungere una pensione rilassante? Allora faresti meglio a iniziare a risparmiare adesso

Non vedi l'ora di raggiungere una pensione rilassante? Allora faresti meglio a iniziare a risparmiare adesso

Oltre un terzo degli europei non risparmia ancora abbastanza per la pensione e circa il 40% afferma che l’attuale clima economico ha eroso i propri contributi pensionistici.

Mentre la crisi del costo della vita continua a diffondersi nella maggior parte dei paesi UE, molti lavoratori hanno visto erodere i loro risparmi e le loro pensioni, compresi quelli previdenziali. Ciò ha portato anche molti a essere costretti ad aumentare la propria età pensionabile, per colmare il divario ed essere in grado di rimanere a galla in un’economia sempre più incerta.

Un nuovo studio di AgeCalculator.com, utilizzando i dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) raccolti tra il 2000 e il 2020, mostra che l’età pensionabile in diversi paesi europei è aumentata significativamente durante questo periodo. Questo pare sia dovuto da un lato ad una progressiva riduzione della possibilità di risparmiare da parte degli individui e delle famiglie, dall’altro sembra sia anche determinato dalle politiche fiscali e monetarie degli Stati che hanno spostato in avanti l’età pensionabile, riducendo spesso e contestualmente l’assegno previdenziale.

In questo senso, la Bulgaria è al primo posto, mostrando un aumento del 13,26%, spostando l’accesso alla pensione dall’età di 56 anni a 63 anni, sia per gli uomini che per le donne, se si considera il periodo 2000-2020. L’Estonia arriva al secondo posto, con un aumento dell’11,93%, passando dai 58 anni nel 2000 ai 65 nel 2020. La Lettonia segue da vicino: si accede alla previdenza pubblica non più a 59 anni (2000) ma bensì al compimento del 65esimo anno (2020).

Anche i cittadini di altri paesi dell’Europa centrale e orientale come Ungheria, Romania e Slovenia hanno subito questo processo. Stesso discorso per nazioni dell’Europa occidentale, tra cui il Portogallo, che ha registrato un aumento dell’età pensionabile del 7,92%, nonché i Paesi Bassi, con un incremento del 7,65%.

Gli europei dell’Est vanno in pensione più tardi dal lavoro

Un portavoce di AgeCalculator.com ha dichiarato in un comunicato stampa: "La tendenza all'aumento dell'età pensionabile in molti paesi riflette una complessa interazione di vari fattori. Alcuni di questi includono l'allungamento dell'aspettativa di vita delle persone, che è aumentata, grazie ai progressi della medicina e particolari contingenze economiche, che si traducono nell’incapacità delle persone di poter andare facilmente in pensione a causa dell’aumento del costo della vita e dei mutamenti demografici, come il calo dei tassi di natalità e l’invecchiamento della popolazione.

"È interessante vedere come i dati mostrino i paesi europei tra quelli con un'età pensionabile in costante aumento, con un focus particolare sui paesi dell'Europa orientale, come mostrato nella top 10. La prima nazione dell'Europa occidentale è il Portogallo, seguito dai Paesi Bassi all'ottavo posto e, scendendo ancora più in basso, al 15° posto, troviamo un altro paese occidentale, l'Italia."

In realtà nel nostro Stato l’età pensionabile media è pari a 65 anni, con importanti spie che segnalano la sempre più stringente necessità di ciascuno di noi di costruirsi una propria pensione complementare: in questo senso, la oggi esistono molteplici strumenti di previdenza pubblica e privata, così come collettiva che individuale, che possono permettere una fruizione delle prestazioni pensionistiche di maggiore entità monetaria e di più precoce accesso.

Comunque sia, il generale aumento dell’età pensionabile ha fatto luce anche su un’altra questione fondamentale: ossia a quanto ammontano, in media, i risparmi pensionistici degli europei.

Gli europei risparmiano abbastanza per la pensione?

Diversi fattori influiscono sull’importo dei risparmi previdenziali di cui possono disporre i lavoratori europei, come il tipo di lavoro che svolgono, le spese complessive, il paese in cui vivono, se il loro posto di lavoro offre un piano pensionistico professionale e/o se hanno anche un piano previdenziale personale.

Nel 2017, lo Schroders Global Investor Study, che ha intervistato circa 22.000 persone in tutto il mondo, ha scoperto che anche gli investitori affermati non risparmiavano abbastanza per la pensione, con gli europei in fondo alla lista.

All’epoca, gli europei risparmiavano solo circa il 9,9% dei loro stipendi per la futura pensione, mentre gli asiatici risparmiavano il 13% e gli investitori nelle Americhe risparmiavano il 12,5% dei loro stipendi.

Lesley-Ann Morgan, responsabile pensionamento di Schroders, ha dichiarato sul loro sito web: "È risaputo che le persone non risparmiano abbastanza per la pensione, ma questo studio mostra che anche coloro che sono già investitori affermati non stanno mettendo da parte abbastanza soldi. C'è anche un messaggio forte da parte di coloro che hanno già risparmiato: 'Vorrei aver risparmiato di più.'  Lo studio mostra che gli investitori a livello globale stanno mettendo da parte solo l'11,4% del loro reddito, ma dicono di voler andare in pensione all'età di 60 anni. La nostra analisi mostra che qualcuno che ha iniziato a risparmiare per la pensione all'età di 30 anni probabilmente avrà bisogno di risparmi del 15% in più se volesse andare in pensione con il 50% del proprio stipendio."

Nel 2023 le cose sono sembrate ancora un po’ cupe per i futuri pensionati europei, con più di un terzo dei cittadini del Vecchio Continente che ancora non risparmia a sufficienza per la previdenza, secondo un sondaggio condotto da Insurance Europe su 16.000 persone in 15 paesi UE. Questo pare essere piuttosto trasversale, riguardando il 44% delle donne e il 34% degli uomini.

Non solo: il 40% degli intervistati ha anche rivelato che l’attuale clima economico, come l’inflazione più elevata, il costo della vita e l’incertezza economica, hanno eroso l’importo che stavano versando nei loro fondi pensione.

Le risposte ovviamente variano in base al sesso, all’età, allo stato civile, all’occupazione e al livello di istruzione. Circa il 35% di coloro che dichiarano di non risparmiare abbastanza sono lavoratori autonomi, mentre il 31% lavorava nel settore privato e il 32% in quello pubblico. Il restante 64% è disoccupato.

Il livello di risparmio va di pari passo con quello di istruzione

Il 51% degli intervistati che non risparmiano ha dichiarato di avere un basso livello di istruzione, mentre il 43% ha un livello medio e il 37% un alto livello. Circa il 45% dei single non accantona risorse sufficienti, vs il 32% delle persone sposate.

Nicolas Jeanmart, responsabile delle assicurazioni personali e generali di Insurance Europe, ha dichiarato sul loro sito web: "Abbiamo bisogno che i nostri sistemi pensionistici diventino adatti allo scopo e adatti al futuro, garantendo a tutti una buona qualità di vita in pensione. La realtà è che, guardando il panorama attuale, le persone dovranno risparmiare di più per la pensione, ma non tutti hanno abbastanza soldi per farlo. L'industria è impegnata a fare la sua parte per aumentare la protezione. C'è anche un ruolo chiave per i decisori politici. Le nostre raccomandazioni politiche, basate sui risultati del sondaggio, identificano alcune vie da seguire."

Quindi, quanto hanno realmente bisogno gli europei per andare in pensione?

Secondo GoBankingRates, il risparmio previdenziale del Nord Europa si aggira in media intorno ai 100.000 euro, mentre le persone in Europa occidentale, compreso il Regno Unito, tendono a risparmiare tra i 50.000 e i 150.000 euro. L’Europa meridionale vede cifre medie di gran lunga minori, con una media compresa tra soli 20.000 e 70.000 euro risparmiati per la pensione.

Ad ogni modo l'importo necessario per andare in pensione in Europa varia in modo significativo da paese a paese, con i paesi dell'Europa occidentale che sono significativamente più costosi di quelli dell'Europa orientale.

Alcuni europei (e molti già lo fanno) potrebbero pianificare di lasciare completamente il Continente e stabilirsi in altre parti del mondo, come il Sud-est asiatico, i Caraibi o gli Stati del Nord Africa, dove il loro reddito pensionistico risparmiato potrebbe divenire di gran lunga superiore (considerato il minore costo della vita).

Tuttavia, per coloro che intendono rimanere a casa propria durante gli anni della pensione, Loretta Kilday, portavoce di Debt Consolidation Care, stima che un minimo compreso tra 500.000 e 1 milione di dollari (da 467.000 a 934.415 euro) dovrebbe essere sufficiente per vivere comodamente (in assenza di assegni previdenziali di qualsivoglia natura).

Come riportato da Yahoo Finance, afferma: "I paesi più costosi, come la Svizzera o le nazioni scandinave, potrebbero richiedere più o meno 1 milione di dollari, mentre Portogallo, Spagna o l'Europa centrale e orientale potrebbero essere vivibili con 500.000-750.000 dollari. Ciò al fine di mantenere anche un fondo di emergenza ad un un orizzonte di 12 mesi per le spese impreviste e aggiungendo le uscite totali per il soggiorno, le visite mediche, le necessità familiari, ecc. Un castelletto che andrebbe mantenuto dunque molto liquido e accessibile. Avere ampi risparmi disponibili per le emergenze e i costi imprevisti è fondamentale. I fondi discrezionali per i viaggi e il tempo libero sono ottimi da avere, ma secondari rispetto agli elementi essenziali."

In conclusione, oggi più che mai è importante iniziare sin dalla giovane età, quando possibile, a risparmiare parte dei propri soldi al fine di dedicarli alla costituzione di una propria previdenza complementare.

Disclaimer: Il presente articolo ha un puro scopo informativo e non costituisce raccomandazione di investimento. Tutti i diritti riservati.

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