Occhio ai mercati: PIL dell'Eurozona e IPC statunitense sotto i riflettori

Occhio ai mercati: PIL dell'Eurozona e IPC statunitense sotto i riflettori

Questa settimana gli investitori attendono i dati flash sul PIL del primo trimestre dell'Eurozona e i dati finali sull'IPC di aprile, insieme ai dati cruciali sull'inflazione statunitense di aprile, determinanti per le decisioni sui tassi di interesse delle banche centrali e per il sentiment sugli investimenti.

Nel corso dei prossimi giorni verranno pubblicati alcuni dati economici fondamentali che guideranno verosimilmente il proseguo del mercato finanziario. Gli investitori si concentreranno sul PIL flash dell'Eurozona del primo trimestre e sull'IPC finale di aprile. Ancora più importante però, almeno per gli Stati Uniti, sarà la pubblicazione anche dei dati sull’inflazione di aprile, che rappresentano il principale indicatore economico per la Federal Reserve (Fed) nel decidere se far variare i tassi di interesse o meno, influenzando a sua volta così anche il presentimento degli investitori sull’andamento futuro dei mercati.

Europa

La Commissione Europea (CE) pubblicherà la sua seconda previsione economica già durante la giornata odierna. A febbraio, l’organizzazione ha rivisto al ribasso le sue prospettive di crescita per il 2024 allo 0,9% per l’UE e allo 0,8% per l’area euro, rispetto alle precedenti previsioni rispettivamente dell’1,3% e dell’1,2%. La CE prevede un allentamento dell’inflazione del 2,7% nel 2024 e del 2,2% nel 2025. Una revisione più ottimistica delle prospettive economiche potrebbe rafforzare la fiducia delle imprese.

Inoltre, mercoledì l’Eurozona pubblicherà la seconda stima (Flash) del PIL del primo trimestre. Secondo i dati iniziali, l’economia della regione è cresciuta dello 0,3% su base trimestrale, il ritmo più elevato dal terzo trimestre del 2022. In particolare, tutte le principali economie hanno mostrato una crescita superiore alle aspettative, con Germania e Francia che hanno registrato aumenti del PIL dello 0,2%. L'Italia registra una crescita dello 0,3% e la Spagna un +0,7%. L’economia (quanto meno quella reale) dell’Eurozona ha ristagnato nella seconda metà del 2023 a causa dell’aumento dei tassi di interesse e dell’elevata inflazione.

Venerdì inoltre è prevista la pubblicazione dell'indice dei prezzi al consumo finale per il mese di aprile. Sempre secondo i dati flash, l’inflazione complessiva nell’Eurozona è scesa al 2,4%, mentre l’inflazione core è scesa al 2,7% rispetto all’anno precedente. Le aspettative sono che i dati finali si allineeranno alle stime iniziali, indicando segnali positivi per l'economia e aumentando le prospettive per un taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea (BCE) a giugno.

In aggiunta, l’istituto tedesco di ricerca economica (ZEW) è pronto a fornire preziosi spunti sulla traiettoria economica del paese già da questo mese. Ad aprile, l’indice è salito a 42,9, segnando il livello più alto da febbraio 2022. Il consenso prevede 46,1, indicando che l’economia tedesca sta procedendo costantemente verso la ripresa, sostenuta dall’attenuazione dei rialzi dei tassi e dalla moderazione delle pressioni inflazionistiche, avvicinandosi al cut-off di 50 che segna il confine tra abbassamento e crescita economica.

Nel Regno Unito, i dati sull’occupazione di marzo saranno attentamente monitorati. Recentemente sono emersi segnali di indebolimento del mercato del lavoro, con il tasso di disoccupazione in aumento al 4,2% da dicembre 2023 a febbraio 2024, rispetto al 3,9% dei tre mesi precedenti. Le previsioni di consenso suggeriscono che il tasso potrebbe salire ulteriormente al 4,3% a marzo. Nel frattempo, si prevede che la crescita salariale nel Regno Unito rallenterà al 5,3% dal 5,6% dei tre mesi precedenti. Questi dati presentano indicazioni positive per l’inflazione nel Regno Unito, che a marzo si è attestata al 3,2%. Giovedì la Banca d'Inghilterra ha mantenuto il tasso di interesse al 5,25% e ha indicato che i tagli dei tassi rimangono una possibilità entro la fine dell'anno.

Stati Uniti

Gli Stati Uniti sono pronti a pubblicare l’IPC di aprile, un fattore cruciale che influenzerà la decisione sul tasso di interesse della Fed. A marzo, l’IPC principale annuo del paese è aumentato al 3,5% dal 3,1% di dicembre 2023, mentre l’IPC core è salito al 3,8% su base annua dal 3,7% del mese precedente. Secondo le stime di consenso, l’indice dei prezzi al consumo principale degli Stati Uniti potrebbe diminuire moderatamente al 3,4%. I recenti dati economici provenienti dagli Stati Uniti hanno indicato segnali di indebolimento e la Fed ha confermato che il prossimo aggiustamento dei tassi “è improbabile che costituisca un aumento”. Se i prossimi dati sull’indice dei prezzi al consumo saranno in linea con le aspettative, c’è la possibilità che Wall Street si rialzi ulteriormente nella speranza di tagli dei tassi.

I dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti per aprile forniranno anche informazioni sulle tendenze della spesa dei consumatori questa settimana. Le vendite al dettaglio hanno registrato un aumento dello 0,7% in aprile rispetto al mese precedente, dopo un aumento dello 0,9% in febbraio, indicando che la spesa al consumo negli Stati Uniti è rimasta forte. Tali robuste tendenze di spesa esercitano tipicamente una pressione al rialzo sull’inflazione. Tuttavia, le previsioni di consenso anticipano una crescita più modesta su base mensile dello 0,4% ad aprile, indicando un potenziale rallentamento della spesa delle famiglie statunitensi.

Per di più, i principali rivenditori statunitensi come The Home Depot e Walmart annunceranno i loro utili trimestrali, offrendo preziose valutazioni sulla salute generale del settore.

Asia

Saranno al centro dell'attenzione alcuni dati economici chiave delle principali economie asiatiche, tra cui il PIL del primo trimestre del Giappone, la produzione industriale e le vendite al dettaglio cinesi e l'occupazione australiana.

Il Giappone ha evitato una recessione tecnica dopo una crescita rivista dello 0,4% nel quarto trimestre del 2023. Gli economisti prevedono che l’economia del paese ritornerà a una crescita negativa dello 0,4% nel primo trimestre. Il Giappone si trova ad affrontare la sfida di una forte svalutazione dello yen giapponese, che porta ad un aumento dei costi di importazione e contribuisce alle pressioni inflazionistiche. Ciò potrebbe spingere la Banca del Giappone a continuare la normalizzazione della politica monetaria aumentando il tasso di interesse, tenendo sempre però d’occhio l’andamento della crescita economica.

Infine, i dati economici della Cina saranno un indicatore chiave per i mercati asiatici poiché il paese sembra recentemente accelerare la ripresa della propria economia, dopo il tracollo degli anni scorsi. Si prevede che la sua produzione industriale aumenterà del 5,4% su base annua ad aprile, rispetto alla crescita del 4,5% di marzo. Si prevede anche che l'indice delle vendite al dettaglio in Cina acquisirà slancio con un aumento del 3,9% rapportato a un anno fa, e paragonato alla crescita del 3,1% del mese precedente.

Disclaimer: Il presente articolo ha un puro scopo informativo e non costituisce raccomandazione di investimento. Tutti i diritti riservati.

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