Sguardo settimanale sui mercati: la decisione sui tassi di interesse della BCE sotto i riflettori

Sguardo settimanale sui mercati: la decisione sui tassi di interesse della BCE sotto i riflettori

Questa settimana giunge dopo un’ottava particolarmente cupa e vede al centro della scena di nuovo la politica monetaria: la Banca centrale europea (BCE) è pronta a decidere sui tassi di interesse, un evento chiave sia per i mercati azionari europei che per l'euro. Ci si attende ampiamente che possa implementare il suo ciclo di tagli, eseguendo un secondo abbassamento del costo del denaro già nei prossimi giorni.

Inoltre, su scala globale, anche la pubblicazione dell'indice mensile dei prezzi al consumo (CPI) degli Stati Uniti è di grande importanza, poiché influenzerà significativamente il sentiment generale, rappresentando di fatto uno degli indicatori preferiti dalla Fed in materia di inflazione (in questo caso per il mese di agosto) e di conseguenti scelte di politica monetaria.

Gli investitori terranno inoltre d'occhio l'indice dei prezzi al consumo della Cina e i dati sul PIL del Regno Unito per ulteriori approfondimenti sulle prospettive economiche di entrambe le nazioni.

Europa

La Banca centrale europea (BCE) terrà la sua riunione di politica monetaria il 12 settembre. Gli operatori di mercato prevedono che la BCE ridurrà il tasso di deposito di 25 punti base al 3,50%, segnando il secondo taglio dei tassi quest'anno. Infatti, la banca aveva precedentemente abbassato i il costo del denaro a giugno, la prima riduzione dal 2019, posizionandosi tra le prime grandi banche centrali a compiere questo passo.

I mercati prevedono anche un ulteriore taglio a dicembre, potenzialmente per un totale di tre riduzioni di 25 punti base nel 2024. In effetti, l'inflazione nella zona euro è scesa al 2,2% ad agosto, in calo rispetto al 2,6% di luglio, avvicinandosi così all'obiettivo della BCE del 2%.

Nella pregressa riunione di luglio, i funzionari della BCE avevano suggerito che la decisione di settembre sarebbe stata "completamente aperta", poiché la banca aveva già declassato le sue prospettive di crescita per la zona euro e aveva osservato un calo delle pressioni inflazionistiche.

Comunque sia, gli investitori seguiranno da vicino anche i dati finali dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) della Germania per agosto, che funge da barometro per la salute della più grande economia europea. I dati preliminari hanno indicato che l'inflazione tedesca è scesa inaspettatamente dello 0,1% da luglio e si è attestata all'1,9% anno su anno, inferiore al previsto 2,1%. Se i dati finali lo confermassero, ciò fornirebbe un ulteriore incoraggiamento al potenziale taglio dei tassi da parte della BCE.

Nel Regno Unito invece, i dati chiave su occupazione, crescita salariale e PIL mensile saranno al centro dell'attenzione. In particolare, i guadagni medi per i tre mesi fino a giugno sono aumentati del 4,5% anno su anno, il tasso di crescita più basso da febbraio 2022, segnalando un certo sollievo per l'inflazione poiché una crescita salariale più lenta tende ad allentare le pressioni sui prezzi al consumo.

Eppure, il Regno Unito ha registrato il numero più alto di nuovi occupati nei tre mesi fino a giugno da novembre 2023, il che suggerisce che il mercato del lavoro potrebbe rimanere tonico. In più, si prevede che il PIL mensile di luglio crescerà dello 0,2%, evidenziando ulteriormente la traiettoria economica del paese.

Stati Uniti

I prossimi dati sull'inflazione negli Stati Uniti sono di fondamentale importanza per i mercati globali, poiché influenzeranno pesantemente le aspettative in merito alla decisione della Federal Reserve (Fed) sui tassi di interesse di questo mese.

L'inflazione è scesa al 2,9% a luglio, in calo rispetto al 3% del mese precedente, segnando l'aumento più lento da marzo 2021. Le stime consensuali suggeriscono che l'inflazione continuerà a raffreddarsi, raggiungendo il 2,6% ad agosto.

Se questa tendenza si manterrà, potrà rafforzare la causa della Fed per ridurre i tassi di interesse per il resto dell'anno. I mercati attualmente prevedono una probabilità del 50% di un taglio più profondo, potenzialmente di 50 punti base a settembre.

Un altro indicatore chiave da tenere d'occhio è l'indice dei prezzi alla produzione (PPI), che misura la variazione del prezzo dei beni e dei servizi finiti venduti dai produttori.

A luglio, il PPI è aumentato del 2,2% anno su anno, in netto calo rispetto al 2,7% di giugno. Un abbassamento continuo del PPI potrebbe dare ulteriormente forza alla probabilità di tagli dei tassi della Fed, poiché segnalerebbe un allentamento delle pressioni inflazionistiche lungo tutta la filiera.

Asia Pacifico

La regione asiatica monitorerà attentamente una serie di dati economici di pertinenza cinese per agosto, tra cui l'indice dei prezzi al consumo (CPI), l'indice dei prezzi alla produzione (PPI), la bilancia commerciale, la produzione industriale, le vendite al dettaglio e gli investimenti in beni fissi.

I dati economici di luglio hanno rivelato segnali contrastanti, evidenziando il progresso irregolare della ripresa del paese.

A luglio, il CPI cinese è aumentato dello 0,5% anno su anno, segnando sei mesi consecutivi di crescita. Le previsioni consensuali prevedono che questa tendenza continui con un aumento dello 0,7% ad agosto. Tuttavia, il PPI, che riflette i prezzi alla fabbrica, è rimasto in territorio negativo, con un calo previsto anno su anno dell'1,4% il mese scorso.

La crescita delle esportazioni cinesi a luglio ha registrato risultati inferiori alle aspettative, mentre le importazioni sono aumentate più del previsto, segnalando una debole domanda estera. Nel frattempo, le vendite al dettaglio sono aumentate del 2,7% anno su anno a luglio, superando leggermente le stime, ma la produzione industriale ha mostrato segnali di rallentamento.

Gli analisti prevedono comunque che sia le vendite al dettaglio che la produzione industriale registreranno cali ad agosto, indicando che lo sviluppo economico della Cina rimane lento.

Disclaimer: Il presente articolo ha un puro scopo informativo e non costituisce raccomandazione di investimento. Tutti i diritti riservati.

Torna al blog

Sei interessato a ricevere maggiori informazioni?