I mercati questa settimana: attenzione focalizzata su indice dei prezzi al consumo dell'Eurozona e su decisione riguardo ai tassi della Fed

I mercati questa settimana: attenzione focalizzata su indice dei prezzi al consumo dell'Eurozona e su decisione riguardo ai tassi della Fed

Questa settimana il mercato finanziario si concentrerà prevalentemente sui dati flash CPI dell'Eurozona, per comprendere meglio l'andamento dei tassi della BCE, nonché sulla riunione di politica monetaria della Federal Reserve in merito alla prospettiva sui tassi di riferimento e, non ultimo, rapporto sui salari dei settori non agricoli degli Stati Uniti.

I mercati finanziari sono dunque pronti per una settimana vivace, caratterizzata da eventi che verosimilmente influenzeranno pure le future scelte sui tassi anche da parte della BCE. Inoltre, la stagione degli utili continua con i report di HSBC, Amazon e Apple, che forniscono approfondimenti sullo stato di salute delle aziende internazionali a più grande capitalizzazione. Tutto ciò risulta molto importante per cercare di capire quale sarà la probabile direzione del mercato globale.

Europa

Questa settimana, tutti gli occhi del mercato saranno puntati sull’indice dei prezzi al consumo (CPI) di aprile stimato per l’UE. Si prevede che questi dati offriranno preziose informazioni sulla traiettoria dell'inflazione nella regione, influenzando così, come accennato, la decisione sui tassi di interesse della Banca Centrale Europea (BCE). A marzo l’inflazione è scesa al 2,4%, il minimo degli ultimi quattro mesi, suggerendo che la banca centrale potrebbe avviare un taglio dei tassi già a giugno di quest’anno. Tuttavia, le recenti tendenze dell’inflazione globale hanno registrato una ripresa, spinta dall’aumento dei prezzi delle materie prime. Il consenso del mercato prevede che il CPI principale dell'Eurozona rimarrà stabile al 2,4% almeno per questo mese, mentre il CPI core, esclusi alimentari ed energia, dovrebbe diminuire marginalmente al 2,8% dal 2,9% sui 30 giorni precedenti. Questi dati potrebbero rafforzare le aspettative di un taglio dei tassi già a giugno ed esercitare una pressione al ribasso sul cambio euro/dollaro, soprattutto in un contesto relativamente aggressivo da parte della Federal Reserve. Ciononostante, la prospettiva di un’inflazione contenuta e le continue speculazioni sul taglio dei tassi potrebbero continuare a sostenere i mercati azionari europei.

Inoltre, questa settimana vedrà i principali paesi membri dell’UE, tra cui Spagna, Italia, Francia e Germania, svelare i dati preliminari sul PIL del primo trimestre. Tra queste nazioni, la Germania ha mostrato la crescita più debole, in contrasto con la notevole resilienza della Spagna. L’economia tedesca ha ristagnato nel 2023, registrando una crescita negativa del PIL pari allo 0,3% nell’ultimo trimestre. Il Paese ha rivisto al ribasso le sue previsioni sul PIL per il 2024, prevedendo ora una crescita annua solo dello 0,2%, in calo rispetto alla stima precedente dell’1,3%. Si prevede che fattori come l’instabilità del contesto economico globale, la diminuzione della domanda cinese e gli alti tassi di interesse continueranno a influenzare la performance economica (per approfondire ulteriormente l’argomento puoi leggere il mio articolo “L’economia tedesca resta la più in difficoltà d’Europa”). Al contrario, il PIL spagnolo è cresciuto del 2,5% nel 2023 e il Fondo monetario internazionale (FMI) ha alzato le previsioni di crescita per il paese all’1,9% dall’1,5% per il 2024. Nonostante le sfide globali, l’economia spagnola ha dimostrato resilienza, supportata da una solida situazione economica, una buona domanda interna e il miglioramento delle condizioni occupazionali.

Sul fronte degli utili invece, gli investitori monitoreranno attentamente i risultati del primo trimestre di HSBC e il rapporto sulla produzione per i primi tre mesi di Glencore. I mercati azionari europei hanno dimostrato una maggiore forza rispetto a quelli statunitensi, in gran parte attribuita alla robusta performance dei titoli bancari e minerari. I prossimi report di HSBC e Glencore offriranno preziose informazioni sul trend di questi settori cruciali, fornendo agli investitori una comprensione più chiara della loro traiettoria e del potenziale impatto anche più ampiamente su tutto il resto del mercato.

Gli Stati Uniti

La decisione sul tasso di interesse della Fed è un evento cruciale per il mercato globale poiché è vista come un indicatore anticipatore dell’andamento dei tassi delle altre banche centrali. Data la vischiosità dell’inflazione negli ultimi due mesi, all’inizio di aprile la Fed ha ribadito tassi “più alti per un periodo più lungo”. Secondo il CME Fed Watch Tool, le aspettative del mercato sono cambiate, con le proiezioni che ora suggeriscono un solo taglio dei tassi nel 2024, in calo rispetto ai tre tagli precedentemente previsti. A marzo la Fed ha mantenuto il tasso d'interesse al livello più alto da decenni, compreso tra il 5,25% e il 5,5%, per la quinta volta consecutiva. Anche se non ci sono aspettative che la Fed adegui i tassi di interesse alla prossima riunione, un tono aggressivo potrebbe potenzialmente smorzare i recenti guadagni nel mercato statunitense, mentre un atteggiamento accomodante potrebbe avere l’effetto opposto. Gli investitori monitoreranno dunque attentamente i commenti della Fed per ottenere indizi sulla sua futura direzione di politica monetaria e sulle sue implicazioni per il sentiment del mercato.

Un altro indicatore economico significativo da tenere d'occhio saranno i dati sui salari non agricoli di aprile, dato che l'occupazione è uno dei mandati chiave che guidano le decisioni politiche della Fed, insieme all'inflazione. A marzo il mercato del lavoro statunitense ha mostrato rigidità, con il tasso di disoccupazione in calo al 3,8% dal 3,9% del mese precedente. Una situazione prossima alla piena occupazione contribuisce in genere a persistenti pressioni inflazionistiche rafforzando la spesa dei consumatori. Questi dati forniranno informazioni cruciali sullo stato di salute del mercato del lavoro e sulle sue potenziali implicazioni per l’inflazione e la politica monetaria.

In aggiunta, Apple e Amazon saranno le ultime grandi aziende tecnologiche a riportare gli utili prima dei risultati di Nvidia di fine maggio. Recentemente Apple è rimasta indietro rispetto a Microsoft, rinunciando alla sua posizione di maggiore azienda con capitalizzazione di mercato, in parte a causa delle percepite carenze nello sviluppo dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, le aspettative moderate potrebbero aprire la strada a una potenziale sorpresa al rialzo nella performance trimestrale. Gli investitori osserveranno attentamente la pubblicazione degli utili per ottenere informazioni sulle prestazioni in corso e sulle prospettive future di questi giganti della tecnologia.

Asia

La scorsa settimana, il mercato azionario cinese ha mostrato una forte performance, con l’indice di riferimento, l’indice Hang Seng, in rialzo di quasi il 9%. Questa settimana, tutti gli occhi saranno puntati sull'indice dei responsabili degli acquisti manifatturieri e dei servizi della Cina (PMI, Purchasing Manager Index), poiché comportano implicazioni significative per i prezzi globali delle materie prime. L'espansione delle attività manifatturiere nel mese di marzo ha segnato un notevole punto di svolta, indicando una maggiore crescita economica della seconda economia mondiale. Questi dati PMI saranno attentamente monitorati per ottenere ulteriori spunti di riflessione sull’andamento economico della Cina e sul potenziale effetto sui mercati globali.

Infine, i dati sulle vendite al dettaglio dell'Australia e quelli sull'occupazione della Nuova Zelanda saranno al centro dell'attenzione nelle rispettive economie.

Prepariamoci quindi ad una settimana ricca di notizie e informazioni utili, in grado di impattare significativamente sui mercati di tutto il mondo.

Disclaimer: Il presente articolo ha un puro scopo informativo e non costituisce raccomandazione di investimento. Tutti i diritti riservati.
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