La società madre di Google, Alphabet, ha pubblicato ieri dopo la chiusura del mercato statunitense i propri utili del secondo trimestre, con intelligenza artificiale (IA), cloud e ricavi pubblicitari che rimangono i focus principali e che sono stati il traino più importante per la crescita dell’azienda nell’ultimo periodo.
Gli investitori si aspettavano inoltre che l'azienda svelasse ulteriori innovazioni nelle iniziative in campo IA, un'area in cui Alphabet ha investito molto: in effetti così è stato confermato, mediante le parole del CEO Sundar Pichai, il quale ha affermato che "qui il rischio di sotto-investimento è notevolmente più grande del rischio di sovra-investimento per noi”.
Nel complesso, le azioni di Alphabet sono aumentate del 31% da inizio anno, superando la crescita del 20% del Nasdaq Composite e, dopo i risultati positivi di ieri, sono probabilmente destinate a salire ancora.
Performance passate e previsioni
Nel primo trimestre, i ricavi complessivi sono aumentati del 15% rispetto all'anno precedente, raggiungendo gli 80,54 miliardi di dollari (73,96 miliardi di euro), con utili per azione di 1,89 dollari (1,74 euro). Alphabet ha inoltre approvato il suo primo dividendo in assoluto e ha annunciato un programma di riacquisto di azioni da 70 miliardi di dollari (64 miliardi di euro). Alphabet ha dimostrato una solida crescita sia nelle vendite pubblicitarie che nella sua attività Google Cloud, in aumento del 13% e del 28% anno su anno, rispettivamente a 61,66 miliardi di dollari (56,62 miliardi di euro) e 8,09 miliardi di dollari (7,43 miliardi di euro). In aggiunta, la pubblicità su YouTube ha mostrato una forza continua, contribuendo a un fatturato di 8,09 miliardi di dollari.
Gli analisti prevedevano che il report del secondo trimestre del gigante della tecnologia riportasse utili per 84,3 miliardi di dollari, rappresentando una crescita del 13% rispetto all'anno scorso, e che l'utile netto fosse di 23 miliardi di dollari, con utili per azione di 1,85 dollari, riflettendo un aumento annuo del 28%. Ebbene, tali previsioni sono state ampiamente battute, in media del 25%.
Ciò non deve stupire, in quanto Alphabet ha una storia di superamento continuo delle stime sugli utili negli ultimi trimestri, con una crescita degli stessi in accelerazione dal 2023. Gli investitori infatti avevano grandi aspettative per la sua performance del secondo trimestre – così come le hanno già per il prossimo – poiché lo sviluppo supportato dall'intelligenza artificiale in Google Cloud potrebbe illustrare un significativo progresso in ambito tech, anche per gli altri colossi del settore.
Area chiave in crescita
Google Cloud basato sull'intelligenza artificiale e i ricavi pubblicitari, in particolare provenienti da YouTube, rimangono parametri chiave delle prestazioni di Alphabet. Google ha per l’appunto investito 12 miliardi di dollari in infrastrutture di intelligenza artificiale, principalmente incentrate sui data center, durante il primo trimestre. Gli investitori vorrebbero vedere questo segmento portare maggiori prospettive di crescita, poiché il CEO Sundar Pichai ha espresso fiducia nella gestione efficace della transizione alla monetizzazione a seguito di questi investimenti sostanziali.
Nel primo trimestre, Alphabet ha quasi raddoppiato le sue spese in conto capitale a 12 miliardi di dollari rispetto all'anno precedente. Il pioniere della tecnologia ha fissato un obiettivo ambizioso per raggiungere un tasso di esecuzione annuale combinato di Google Cloud e YouTube di oltre 100 miliardi di dollari entro la fine del 2024, un aumento dell'85% rispetto al 2023.
Il reddito operativo di Google Cloud è aumentato a 900 milioni di dollari dai 191 milioni di dollari dell'anno precedente nel primo trimestre, dimostrando che l'enorme investimento ha finalmente dato i suoi frutti. Google Cloud detiene la terza posizione in termini di quota di mercato, dietro ad AWS di Amazon e Azure di Microsoft. Il direttore finanziario Ruth Porat ha espresso la propria soddisfazione, affermando: "Il fattore principale è che siamo entusiasti dei vantaggi dell'intelligenza artificiale per i nostri clienti cloud".
Al summit Google I/O, una conferenza annuale per sviluppatori, Google ha sottolineato il suo strumento chatbot come "Gemini Era" e ha presentato un assistente AI chiamato "Project Astra" che può essere integrato in Gemini, consentendo l'input sonoro e l'identificazione della vista tramite la fotocamera di uno smartphone. L'iniziativa è considerata fondamentale per competere con ChatGPT e Copilot di Microsoft.
Wiz abbandona l'accordo da 23 miliardi di dollari con Google
L’unica “nota stonata” è arrivata dalla società di sicurezza informatica Wiz, che martedì – poche ore prima che il gigante di Mountain View pubblicasse i risultati trimestrali – ha annullato l’accordo da 23 miliardi di dollari (21 miliardi di euro) finalizzato all’acquisizione di quest’ultima da parte di Alphabet. Wiz ha affermato che avrebbe proseguito con un'offerta pubblica iniziale, facendo così saltare il più grande accordo di sempre.
Questo potrebbe essere un ostacolo per Alphabet a causa delle sue grandi scommesse nella costruzione dell'infrastruttura AI. Forse sulla scelta di Wiz ha pesato anche la più grande interruzione informatica di sempre provocata dalla società CrowdStrike, sino ad allora leader incontrastato in tale campo, che venerdì scorso ha causato notevoli disagi a migliaia di aziende in tutto il mondo (se sei interessato ad approfondire l’argomento puoi leggere il mio articolo “Crash informatico globale: l'effetto delle interruzioni tecnologiche sulle aziende”).
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