Rimbalzo dei mercati: l’allentamento delle tensioni geopolitiche e i forti utili portano alla ripresa

Rimbalzo dei mercati: l’allentamento delle tensioni geopolitiche e i forti utili portano alla ripresa

I mercati azionari europei si sono finalmente ripresi dopo una scia negativa che durava ormai da tre settimane di fila, sostenuti dall’allentamento delle tensioni geopolitiche e dai robusti utili societari presentati recentemente. Nel frattempo, anche Wall Street si appresta a vivere una settimana positiva, con la performance influenzata dai risultati conseguiti dalle principali società tecnologiche.

Il sentiment attuale sembra dunque essere in ripresa dopo il periodo di vendita durato ben tre settimane dall’inizio del mese di Aprile, innescato dall’escalation del possibile conflitto tra Israele e Iran, da un atteggiamento aggressivo della Fed e da un’impennata dei rendimenti dei titoli di Stato.

Europa

Il FTSE 100 ha raggiunto un picco storico, superando il massimo precedente di Febbraio, con un guadagno del 2,32%. L'Euro Stoxx 600 ha registrato a sua volta un rialzo dello 0,77%, mentre il DAX è aumentato dell'1,05% su un periodo di negoziazione di cinque giorni.

I titoli del settore sanitario e dei beni di consumo hanno dimostrato una notevole forza, supportati da rendiconti trimestrali positivi riguardo gli utili delle aziende. AstraZeneca ha visto le sue azioni salire di oltre il 10% questa settimana, proprio in virtù dei sui ottimali bilanci del primo trimestre. L'azienda farmaceutica ha registrato un aumento dei ricavi del 19% rispetto all'anno precedente e ha annunciato un aumento del dividendo di 3,10 dollari per azione.

Allo stesso modo, Unilever, una società britannica di beni di consumo, ha visto un aumento di oltre l’8% del prezzo delle sue azioni nel corso dell’ultima settimana di scambi. Questo aumento è stato alimentato da risultati trimestrali migliori del previsto, con un fatturato in crescita del 4,4% su base annua, superando il 3,5% stimato. Al contrario, Nestlé ha registrato un calo delle sue azioni di quasi il 2% a seguito dei dati deludenti sui ricavi derivanti dalle vendite.

Sul fronte bancario, Deutsche Bank e Barclays hanno invece registrato aumenti sostanziali dei prezzi delle loro azioni, in rialzo rispettivamente del 12% e dell'11% negli ultimi cinque giorni di negoziazione. Questi guadagni sono stati attribuiti a risultati degli utili superiori alle attese di entrambe le istituzioni finanziarie, con particolare riguardo a Deutsche Bank.

I titoli minerari hanno poi mantenuto la loro forza, in particolare sulla scia dell'offerta pubblica di acquisto da 38,9 miliardi di dollari della società mineraria australiana BHP alla rivale Anglo American, che ha valutato la società allo stesso importo. Giovedì, l’annuncio di questa offerta ha spinto i titoli minerari britannici a salire del 16%. Questa OPA (Offerta Pubblica di Acquisto), se concretizzata, si tradurrebbe in una delle più grandi fusioni societarie del settore mai realizzatesi nella storia.

In aggiunta, sul fronte economico, il PMI manifatturiero flash dell’Eurozona per Aprile si è contratto, il che è però visto, seppur indirettamente, come una notizia positiva per i mercati azionari: infatti, i dati potrebbero incoraggiare ulteriormente la Banca Centrale Europea ad iniziare prima i tagli dei tassi, fattore che a sua volta lancerebbe un segnale positivo per l’equity, in quanto spia di un inizio di politica espansiva europea.

Wall Street

Wall Street si appresta a chiudere la settimana in positivo nel contesto della stagione degli utili statunitensi in corso. Il Dow Jones Industrial Average è salito dello 0,26%, l'S&P 500 è salito dell'1,63% e il Nasdaq Composite è avanzato del 2,16% su una performance settimanale.

Negli ultimi cinque giorni di negoziazione, 9 settori su 11 hanno registrato guadagni positivi, con i titoli di servizi di pubblica utilità e di consumo di base in testa, in rialzo rispettivamente del 3,26% e del 2,84%. Tuttavia, il settore dei servizi di comunicazione ha registrato un calo del 2,35%, trainato principalmente dal crollo di Meta Platform (-12% questa settimana – a questo proposito puoi leggere qui il mio articolo “Le azioni Meta scendono: perché la società non è riuscita a rassicurare gli investitori nonostante gli ultimi risultati”). Tuttavia, benché manifestatasi questa battuta d'arresto, i titoli tecnologici hanno mostrato un forte rimbalzo dopo le vendite delle ultime settimane, suggerendo che gli investitori potrebbero tornare fortemente nel settore per fare affari ed ottenere profitti.

Gli utili tecnologici statunitensi hanno però dipinto un quadro contrastante. Sebbene la maggior parte delle società abbia riportato risultati migliori del previsto, gli investitori hanno reagito in modo diverso in base alle rispettive indicazioni future. Netflix e Meta hanno registrato un calo delle loro azioni a causa delle loro previsioni più deboli del previsto, specialmente per via degli ingenti investimenti che le due società hanno in programma per il prossimo futuro. Al contrario, Alphabet e Microsoft hanno registrato un’impennata dei prezzi delle loro azioni sulla base di prospettive di crescita positive (rispettivamente, +14% e +4%). Tesla ha invece avuto un andamento altalenante, venendo da settimane di forte calo delle proprie quotazioni, segnando un rialzo solo negli ultimi giorni di negoziazione, raggiungendo un +13,5% settimanale (se interessato a questa società, puoi consultare il mio articolo “Tesla riduce i prezzi in Cina, Germania e in tutto il mondo dopo i tagli negli USA”). Dal canto loro, Apple e Amazon pubblicheranno i loro risultati sugli utili la prossima settimana, fornendo ulteriori informazioni sullo stato di salute degli affari di questi giganti della tecnologia e determinando molto verosimilmente un impatto sui prezzi delle loro azioni.

Mercati asiatici

I principali indici di riferimento dei mercati asiatici hanno concluso la settimana su una traiettoria positiva, con i titoli cinesi in testa ai guadagni. L'indice Hang Seng è salito di quasi il 9% durante la settimana, sostenuto dai recenti indicatori economici positivi e dalle aspettative di un ulteriore sostegno da parte del governo per l'economia. I titoli tecnologici hanno registrato un notevole rimbalzo in seguito all'annuncio di Pechino di sussidi per l'acquisto di chip IA nazionali. Le azioni di importanti aziende tecnologiche cinesi, come Alibaba, Tencent, JD.com e Meituan, hanno tutte registrato aumenti considerevoli compresi tra il 10% e il 18% durante la settimana. Inoltre, le azioni di Baidu hanno visto un aumento sostanziale di quasi l'8%.

I mercati azionari giapponesi hanno registrato una ripresa dopo un mese di sell-off costante, con il Nikkei 225 in rialzo del 2,6%. In questi giorni la Banca del Giappone (BOJ) ha mantenuto i tassi di interesse invariati tra lo 0 e lo 0,1% e continuerà a portare avanti il ​​programma di acquisto di obbligazioni e Titoli di Stato. La banca prevede inoltre che l'inflazione giapponese sarà leggermente più alta nel 2024. Tuttavia, la BOJ non ha fornito alcun commento riguardo allo yen significativamente indebolito, considerando che il tasso di cambio del dollaro USA rispetto allo yen giapponese ha superato quota 156, raggiungendo un nuovo massimo di ben 34 anni dopo la decisione operata dalla Banca nipponica riguardo il mantenimento dei tassi decisamente bassi.

Disclaimer: Il presente articolo ha un puro scopo informativo e non costituisce raccomandazione di investimento. Tutti i diritti riservati.
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